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Della Valle nello stadio degli amici ripudiati

Sgarbi e avvocati, gelo in tribuna: l'articolo de La Nazione

Redazione VN

Clima surgelato fra le diplomazie, Inter e Fiorentina si parlano da mesi attraverso i comunicati e i toni sono sempre molto duri, con riferimenti neanche troppo vaghi all’intervento degli avvocati: dal caso-Salah in poi (l’Inter è stata accusata di aver avvicinato il giocatore senza informare il club di appartenenza, cioà la Fiorentina) la pace non si è più ristabilita. Anche prima il clima non era granché, fin dai tempi di Moratti i rapporti avevano raggiunto il livello minimo quando Diego Della Valle – riferendosi a Calciopoli e ai provvedimenti successivi contro alcune squadre, Fiorentina compresa e Inter esclusa – aveva chiesto un tavolo collettivo «chiarificatore e pacificatore» prima dell’inizio del campionato 2011. Proposta respinta seccamente da Moratti con un comunicato esposto sul sito ufficiale del club, oggetto di controreplica di DDV: «Dopo la mia proposta del tavolo del chiarimento e della pacificazione, Moratti insiste nel fuggire dalle proprie responsabilità, continuando invece a nascondersi dietro battute offensive e inopportune, rilasciate agli angoli di una strada o al tavolo di un bar al mare».

In tema di mercato, gli sgarbi dopo il 2006 non erano mancati: dal «no» di Della Valle alla cessione di Toni, con rinuncia ai 25 milioni concordati da Corvino, agli ostacoli creati per la cessione di Viviano, la cui metà fu riacquistata dal Palermo prima della cessione ai viola.

Fine comunque ufficiale di una vecchia amicizia (dal 1995 al 2001 DDV aveva fatto parte del Cda dell’Inter proprio su insistenza di Moratti). Ma anche dopo l’addio del vecchio proprietario, il rapporti con l’Inter di Thohir sono rimasti molto distaccati, come se dopo una grandissima simpatia si fosse innescato il seme del distacco. Stasera Diego e Andrea Della Valle saranno quasi sicuramente presenti a San Siro, ma difficilmente ci sarò un contatto istituzionale superiore ai sorrisi formali al buffet della tribuna d’onore.

Dopo il caso Salah e le durissime accuse del vice presidente Panerai, la risposta dello spesso sorridente Thohir, che ha una serenità inversamente proporzionale allo stato dei conti, è stata insolitamente furibonda: «Nessuno si deve permettere di offendere l’Inter, la Fiorentina sta chiaramente cercando di coinvolgerci per coprire i problemi fra lei e il giocatore Salah. Siamo pronti ad agire in ogni sede per tutelare la nostra onorabilità». Era il 5 luglio. A margine di tutto questo, dopo le chilometriche accuse fra Fiorentina e Inter, Salah è andato a giocare altrove e stasera forse guarderà la partita in tv.

Angelo Giorgetti - La Nazione