C'è una sfida più importante del campionato da affrontare nei prossimi mesi, ed è quella della credibilità del progetto Fiorentina - scrive Giuseppe Calabrese su La Repubblica -. La sua effettiva concretezza. Ancora una volta Diego e Andrea Della Valle sono difronte a un bivio: seguire l’allenatore e provare a crescere, oppure fare scelte diverse e accontentarsi di quello che viene. Non è un passaggio banale questo, ma un’indicazione precisa su quello che sarà il futuro della squadra tenendo presente, tra l’altro, che nei prossimi mesi ci sarà da giocare anche la partita sul nuovo stadio.
stampa
Della Valle, il mercato della verità: puntare davvero in alto o ripetersi?
La proprietà viola è chiamata a dare delle risposte concrete nel mercato di gennaio
Sousa da tempo ha messo nelle mani dei dirigenti viola un elenco di ciò che gli serve a gennaio. Profili, non nomi. Giocatori per equilibrare la rosa e rimanere competitivi sia in campionato, che in Europa e anche in Coppa Italia. Ed è proprio intorno alle scelte che farà la società che si gioca il destino della Fiorentina. Andare dietro alle indicazioni del tecnico portoghese significa sposare una filosofia nuova, in cui le questioni tecniche sono al centro di tutto. Significa, forse per la prima volta, fidarsi fino in fondo di un allenatore. Sousa è un manager a tutto tondo. Si informa sul bilancio, è attento alla comunicazione, ha capacità che vanno al di là del campo. È un maniaco della programmazione, ed è proprio sulla programmazione che vorrebbe far poggiare questa nuova avventura.
Sousa - lo dice la sua storia di allenatore - non è mai rimasto più di un anno su una panchina. Vince e se ne va. Ha bisogno di adrenalina, e di nuove sfide. La Fiorentina è quella più bella e affascinante affrontata finora. Sousa vuole vincere qui, e vuole farlo in fretta, e se la società lo segue magari ci riesce. Parliamo di due o tre anni al massimo, non di più. Ma perché questo succeda bisogna che i Della Valle siano disposti a mettere tutto nelle sue mani. «Con Sousa possiamo crescere anche come società» ci hanno detto qualche mese fa. Bene, se questa è l’impressione che hanno avuto i manager viola, il mercato di gennaio è l’occasione per dimostrarlo. Comprare i giocatori che servono è una sfida al bilancio, ma anche con se stessi. Nel calcio non c’è niente di certo, però se metti insieme passione e programmazione puoi salire quel gradino che ancora manca per fare il salto di qualità. La differenza sta nelle scelte, come dimostra l’acquisto di Kalinic. Se sei bravo e ti muovi in tempo, puoi trovare qualche buona occasione. Se ti piace Sousa e ti fidi di lui magari puoi anche vincere qualcosa. Come vogliono i Della Valle. Come vogliono tutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA