L'ordine è fare ordine. Sì, proprio così. Fare ordine e diradare il sovraffollamento. Diciamolo: le ultime sessioni di calcio mercato sono state un mezzo pacco. Ma un mezzo pacco pieno di misteri più o meno insondabili. Tutta roba che adesso andrà risolta o smaltita: per aiutare a crescere questa squadra, per alleggerire il monte stipendi considerato alto dalla proprietà e decisamente improbabile se consideriamo il rapporto ingaggi-prestazioni. Non di tutti ma di molti, a cominciare dal buon Gomez, che al momento alla Fiorentina è costato circa un milione e mezzo a gol. Vero business, non c’è che dire.
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Da Richards a Marin una stagione in bilico con troppi misteri
L’incipit dell’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica. Gomez, serve uno psicologo
Ma un attaccante in crisi può capitare a tutti. Al Milan Fernando Torres ha i guizzi di un Castillo in giornata no. Montella lo ha detto: uno come Gomez deve buttarla dentro. Due i messaggi: Mario buttala dentro, appunto, e prendetemi uno buono nel caso in cui il tedesco prosegua il mesto digiuno. Giusto. Ma se l’ex Bayern è un caso da sottoporre a un bravo psicologo che lo rimetta sulla strada del riscatto, dentro lo spogliatoio di Montella ci vorrebbe Giacobbo e il suo Voyager per spiegarci che il mistero del Santo Graal somiglia tanto a quello che avvolge il destino di Marko Marin, biondino portato a Firenze dal solito Fali Ramadani per provare a rimettere in piedi un ex fenomeno in cerca di rilancio.
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