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Da Gonzalo a Roncaglia, il risiko delle plusvalenze

La politica degli acquisti “low cost” apre la strada a liquidità fresche

Redazione VN

Vigilare tutto l’anno, sbucare via fax o di persona quando il mercato presenta la sintesi più favorevole qualità/costi, chiudere in fretta l’affare. Un giochino semplice. Ma per arrivare primi serve una raccolta di informazioni che sfiora l’onniscenza. E poi c’è la moltiplicazione dei dati con gli aggiornamenti: migliaia di situazioni da tenere sotto controllo in ogni parte del mondo, a partire dalle scadenze e clausole contrattuali, eventuali conflitti fra giocatore e società, evoluzioni improvvise che possano nascere — per esempio — dalla situazione economica del club. Come nel caso del Villarreal, retrocesso e fallito: un negozio ideale per fare shopping, soprattutto avendo i contatti giusti e sapendo quali giocatori scegliere in estate (Borja Valero e Gonzalo) e su quali scommettere a gennaio (Giuseppe Rossi). Servono tante informazioni sui giocatori. E pare che il software di Macia le contenga tutte, compreso il colore dei capelli delle fidanzate (aggiornabilissimo).

Il risiko tecnico-economico aprirà molti contatti per il futuro, ma già nel passato è andata bene: Gonzalo Rodriguez è stato pagato 1 milione e mezzo, Borja Valero 8 e poi abbiamo visto chi è, Roncaglia è arrivato a costo zero, come Aquilani e Pizarro. Per Mati Fernandez sono stati versati 3 milioni, Wolski e Vecino (che vengono continuamente pubblicizzati dai compagni che li valutano in allenamento) 5 milioni in due. Al tesoretto-Cerci si aggiungerà un’altra quota liquida — le plusvalenze — sfruttabile all’occorrenza, ammesso che Jovetic e la Fiorentina poi decidano di continuare insieme; e anche nel caso peggiore, visto che Jovetic fu pagato poco più di 10 milioni, la plusvalenza oscillerebbe fra i 15 e i 20 milioni. Tutto questo a fronte dei «casi» di mercato da affrontare: l’acquisto della metà di Cuadrado (5 milioni) e l’affare Viviano (7,5 milioni se il riscatto sarà totale), più la trattativa per il rinnovo del contratto di Ljajic in scadenza nel 2014. La Fiorentina ha deciso di trattenere il giovane attaccante rinunciando alle offerte ricevute in estate e ora, dopo la fiducia accordatagli, si ritrova un giocatore molto più completo. Come il manager Ramadani, che nel suo genere è completissimo.

Angelo Giorgetti - La Nazione