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Da Gigi Riva a Mutu Trent’anni sempre viola

Quanti ce ne saranno ad agosto dei giocatori che che vedremo oggi al Franchi? Pochissimi, almeno così si augura il popolo viola e forse anche i fratelli Della Valle. Mai …

Redazione VN

Quanti ce ne saranno ad agosto dei giocatori che che vedremo oggi al Franchi? Pochissimi, almeno così si augura il popolo viola e forse anche i fratelli Della Valle. Mai in effetti si era visto un addio della Fiorentina così in tono minore. Anche nei poveri (di risultati) anni settanta, l'ultima in casa si chiudeva sempre con una festa. C'era sempre una bella atmosfera da ultimo giorno di scuola e i ragazzi della curva al fischio finale si lanciavano nella classica invasione pacifica. Andavano a caccia di una maglia viola, fosse anche di Gola o Zuccheri, al limite un paio di pantaloncini di Rossinelli, ma niente zolle del campo o pezzi di rete come va di moda oggi. Adesso invece Kharja potrebbe perfino scendere dal treno, entrare al Franchi annunciando di voler regalare l'intera muta e avrebbe ben pochi clienti. Il Cagliari poi sembra fatto apposta per un finale in tono minore, di quelli che il lunedì sono già nel dimenticatoio. Andrebbe però almeno rispettata la tradizione che vede gli isolani a secco di vittorie da oltre trent'anni al Franchi. Nel 1972 segnò il solito Gigi Riva, nello scorso campionato fu invece Mutu a dare un ultimo segno di una grandezza ormai sempre più sbiadita. Due anni prima il romeno proprio contro il Cagliari entrò in polemica con il pubblico che fischiava; doppietta e dito al naso come a dire: «state un po' tutti zitti, stiamo facendo un grande campionato e non sapete accontentarvi». In effetti, visto quello che è successo dopo, uno, quella doppietta del Fenomeno, se la sarebbe potuta anche godere di più...

David Guetta - Corriere Fiorentino