Delio Rossi, ex tecnico della Fiorentina, ha parlato al Corriere dello Sport della Serie A attuale, soffermandosi anche sulla Fiorentina. L'intervista è però iniziata parlando della lontananza dai campi dopo l'episodio del pugno a Ljajic:
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D.Rossi: “Viola intriganti, Jojo miglior giovane”
“Montella? In questo calcio casuale rischiava…” (COMMENTA)
«Mi manca il lavoro settimanale, il giovane che vedi crescere giorno dopo giorno»
Di quella domenica di «ordinaria follia» cosa le è rimasto?
«Io ho chiesto scusa a tutti, a Liajic, alla società, alla città, ai tifosi, all’Italia intera. Ho fatto qualcosa di brutto, da non ripetere, ma se non giustificabile quantomeno comprensibile nel momento, nella situazione. Sicuramente non sono stato furbo: qualche collega sarebbe stato più furbo di me».
Quali sono le squadre che più la intrigano?
«La Fiorentina che ha fatto l’unica cosa che poteva fare: la rivoluzione totale. E la Roma: ha aggiunto campioni a campioni reclutando giocatori idonei al gioco di Zeman. E a proposito di Zeman, c’è una cosa che trovo sorprendente. Il suo posto è in serie A e invece è stato costretto a ricominciare dalla C. Zeman lo si può criticare, lo si può amare o detestare ma non si può fare a meno della sua diversità perché la diversità arricchisce sempre. Il nostro è un calcio di scelte casuali. Prenda i giovani tecnici. Se Ranieri non fosse andato male, Montella allenerebbe probabilmente ancora i Giovanissimi»
I giovani più interessanti?
«Insigne, Destro, per non parlare di Jovetic che è già affermato o Giovinco che è un gran calciatore da tempo ma che sembra essere stato scoperto soltanto ora. Una cosa deve essere chiara: non dobbiamo pretendere che questi ragazzi facciano tutte le domeniche gol a San Siro perché le maturazioni non hanno mai nulla di miracoloso».
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