Luca Calamai ha intervistato Cuadrado. Ecco un sunto delle sue parole.
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Cuadrado: “Un gol all’Inter e…”
“Impazzivo per Ronaldo. Così possiamo battere l’Inter” (COMMENTA)
«Sono partito dal Manchester, non capita a tutti. Il mio primo allenatore premiava chi riusciva a dribblare compagni e avversari tenendo il pallone attaccato al piede. Impazzivo per Ronaldo. Il Fenomeno. Poi, ho cominciato a studiare Ronaldinho. Bei maestri, vero?».
Tanti dribbling, tante pedate.
«E tanto ghiaccio per guarire dai lividi. Purtroppo ora mi picchiano sempre sulla stessa caviglia. E mi picchiano più che in passato ma questo è il calcio. Devo imparare a essere ancora più veloce con il pallone tra i piedi».
Tanti «numeri» ma pochi gol.
«Purtroppo è così. Troppo pochi. Non ho la giusta freddezza davanti alla porta...».
Magari contro l'Inter.
«Se la butto dentro festeggio con alcuni passi di salsa».
Anche Jo-Jo è in crisi di gol.
«Anche lui ha voglia di scaraventare qualche pallone in rete. Jovetic è un grande giocatore. Lo vedo sereno e questo è importante».
Fiorentina-Inter vale un posto nell'Europa che conta.
«I nerazzurri hanno perso Milito, brutto colpo. Il loro calcio è tutto attesa e contropiede. Con tre passaggi vanno in porta e spesso fanno gol al primo tiro».
Come si batte l'Inter?
«Dobbiamo segnare prima noi e poi difendere il vantaggio. Elementare».
La Fiorentina a giugno riscatterà la metà del suo cartellino.
«Voglio stare tanti anni a Firenze e vincere qualcosa di importante».
Cuadrado fuori dal campo.
«Mi piace passeggiare sul Ponte Vecchio e vivere la città insieme alla mia famiglia. Poi, in ritiro tante sfide alla play-station con Llama e Roncaglia. Purtroppo perdo sempre anche se ho scelto il Manchester City».
Luca Calamai - La Gazzetta dello Sport
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