Il Siena è ultimo in classifica, ma senza la penalizzazione pesantissima, sei punti, sarebbe molto più in alto. Fuori dalla zona rossa della classifica, in linea con i programmi di inizio stagione. Invece quel debito contratto con la giustizia sportiva per via del calcio scommesse è un macigno del quale è difficile liberarsi. Ma nella settimana che porta all'unico derby toscano della serie A, i pensieri di Serse Cosmi sono stati altri: perché la sua squadra, proprio sul più bello, si è squagliata? Perché dopo aver chiuso a doppia mandata la porta di Pegolo per quattro partite, ha rimediato sei gol nelle ultime due?
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Cosmi al bivio: ripartire o salutare
Il Siena è ultimo in classifica, ma senza la penalizzazione pesantissima, sei punti, sarebbe molto più in alto. Fuori dalla zona rossa della classifica, in linea con i programmi di …
Il Siena ha ceduto, quasi di schianto. Due sconfitte casalinghe in fotocopia: l'illusione del vantaggio, poi la resa nel secondo tempo. E se l'1-3 contro la Roma piena di talento poteva essere messo in preventivo, quello contro il Catania, una specie di scontro diretto, ha colpito al cuore la città del Palio. E fatto scattare l'allarme. Il Siena non c'è più: improvvisamente fragile, molle, arrendevole. Il contrario di quello che gli ha insegnato Cosmi, che l'anno scorso ha quasi centrato un'impossibile salvezza con il Lecce e adesso tenta l'impresa con i bianconeri. «Dopo due passi falsi la settimana non poteva essere serena, ma lo spogliatoio è tranquillo e consapevole. Bisogna ripartire e il derby è una grande occasione per farlo. Il fatto che i nostri tifosi tengano tanto a questa partita è una motivazione in più…».
Sulla carta il «lunch match» di oggi è tutto dalla parte della Fiorentina, che ha sì rallentato, due punti nelle ultime tre gare, ma in casa è imbattuta come Napoli e Parma e ha conquistato 20 dei 29 punti che determinano la sua classifica. Senza contare che l'emergenza, che aveva azzannato alla gola i viola, sta rientrando.
Il Siena sembra una vittima sacrificale. Ma è un derby e come tale sfugge alla logica del pronostico. Di sicuro vale moltissimo per entrambe, al di là del valore simbolico della partita stessa. Per la Fiorentina, dopo il rallentamento dell'ultimo periodo, le prossime tre sfide, quelle prima del giro di boa, serviranno a chiarire la consistenza della squadra e i suoi obiettivi. Lo stesso discorso vale, però, per il Siena. Il tutto condito dalla drammaticità della classifica. Cosmi rischierebbe il posto in caso di ulteriore passo falso. «Dicono che sia l'ultima panchina per me, magari lo è per qualcun altro», rilancia Serse. Intanto medita una specie di rivoluzione tattica: un centrocampista di sostanza in più, un'ala in meno. Niente è deciso, Ma il 3-4-2-1 potrebbe trasformarsi nel 3-5-2, a specchio con i più titolati avversari. In questo caso Cosmi potrebbe sistemare Rosina accanto a Calaiò e infoltire la linea mediana per reggere il prevedibile assalto della Fiorentina. Ma più che il modulo, l'allenatore non si stanca di ripeterlo, conta lo spirito. I tifosi, piuttosto delusi dagli ultimi rovesci, sono a fianco della squadra e l'hanno sostenuta in questa lunga vigilia, chiedendo però impegno, passione e grinta.
Una domenica di credito che il Siena deve saper spendere. Se ritroverà se stesso e la compattezza che ha caratterizzato le prime 14 partite, per la Fiorentina sarà difficile. Il Siena, ultimo con 11 punti, è davanti al bivio cruciale del suo campionato. Ha bisogno di muovere la classifica, a dispetto di un calendario spietato: dopo la trasferta di Firenze c'è il Napoli e chiuderà il girone di andata, il giorno della Befana, a San Siro con il Milan. Le tabelle, in un momento così, sembrano fuori luogo. Però servono punti. Cosmi ci crede. L'anno scorso con il Lecce ha sbancato Firenze, stroncando i sogni di Delio Rossi.
Corriere Fiorentino
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