Anche l'Inter ha finito per fare un buon mercato (voto 7) arrivando quasi a intaccare il successo dell'affare Balotelli. Kovacic (8) è una grandissima promessa, da tempo viene messo fra i quattro-cinque migliori giovani del mondo. Ma croati e serbi hanno costruito spesso anche in passato queste illusioni precoci di successo perché sono forti fisicamente, arrivano subito a maturità atletica e tecnica; è il loro stesso movimento che li spinge perché è di quel commercio che vive l'intero calcio balcanico. Non a caso i capitani delle grandi squadre vengono scelti non tra i più esperti, ma tra i giovani migliori. Kovacic è infatti il capitano della Dinamo Zagabria. Quello serbo-croato è in sostanza diventato il vivaio di tutta l'Europa, una specie di Argentina locale. Modric è stato il giocatore più pagato nel mercato d'estate; Jovetic è ancora adesso l'attaccante più richiesto. Questo stesso mercato dell'Inter riparte da Kuzmanovic (7), mezz'ala dal gioco verticale, forte sia nel fisico che nella tecnica. Prandelli all'inizio pensò potesse diventare uno dei più forti al mondo, ma non aveva tempo di aspettarlo e cedette davanti a un'offerta tedesca di 8 milioni. Finirà per giocare spesso Schelotto (7) perché l'Inter non ha nessuno che copra il suo spazio. Schelotto (7) ha corsa ed è un buon crossatore. Non è l'argentino talentuoso che affetta il campo con i dribbling. È anche lui un verticale, di sostanza, uno di quelli che non scende mai sotto il 6 in pagella. Ha fatto un salto in avanti l'Inter con questo mercato? Direi di sì, anche dovesse aspettare Kovacic. Ha perso Sneijder, ma quest'anno non l'ha mai avuto. Kuzmanovic è meglio sia di Gargano che di Mudingayi, Schelotto è sempre un valore aggiunto. La qualità diversa dovrà metterla il ragazzo croato, ma c'è più ordine in questa nuova squadra, più calcio, e si dovrebbe vedere subito. Non per vincere, questo non ancora. Ma per partecipare meglio sì.
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Così Sconcerti commenta il mercato della A
Anche l’Inter ha finito per fare un buon mercato (voto 7) arrivando quasi a intaccare il successo dell’affare Balotelli. Kovacic (8) è una grandissima promessa, da tempo viene messo fra …
È andato via leggero il mercato della Juve (voto 6). Peluso è un acquisto intelligente, non molto di più. Anelka (5) è criticato perché arriva con dieci anni di ritardo, ma in realtà non deve sostituire nessuno, è una pura aggiunta. Tutto quello che farà sarà un di più. Il top player lo ha preso invece il Milan. Improvvisamente Allegri si ritrova con un attacco eccezionale e giovanissimo, molto ben calibrato (uno leggero e veloce, l'altro di grande forza). Parlando di calcio, mi resta un piccolo dubbio: El Shaarawy (9) non è una seconda punta, è una punta che fa reparto, una punta unica. Balotelli (8) è quasi la stessa cosa, non è un centravanti classico. Non andranno spontaneamente d'accordo, servirà lavoro.
Nel Milan mi sembra passata molto sotto silenzio la cessione di Emanuelson (7,5). Allegri lo giudicava il giocatore di maggior qualità dell'intera squadra, giocava in almeno quattro ruoli. E era uno dei pochi dalla corsa breve, da scattista intelligente, in un centrocampo di mezzofondisti. È evidente che il suo sacrificio è stato decisivo per la corsa a Balotelli. Stupirà Zaccardo (6,5), che era ed è rimasto un ottimo difensore, efficientissimo e serio. Un'altra specie di Bonera.
Ma se la Juve è rimasta se stessa, se Milan e Inter hanno agitato molto le acque, chi si è rinforzato davvero è il Napoli (voto 8 al suo mercato). Ha preso Rolando (7,5), uno dei migliori difensori in circolazione. Ha aggiunto Armero (6,5), fino a pochi mesi fa uno degli esterni più richiesti del campionato. E ha concluso con Radosevic (7), l'altra grande promessa del calcio slavo. Se il mercato di gennaio serve ad accompagnare le squadre a fine stagione, il Napoli è stata la più concreta nel migliorarsi.
Si sono occupate più del futuro che dell'immediato Lazio (voto 6,5) e Fiorentina (voto 6,5). Pereirinha (6,5) è però un buon rinforzo. Di Felipe Andersson confesso di sapere poco, ma tutti ne parlano benissimo. La Fiorentina ha messo forza dura (Sissoko, quello della Juve, 6,5) in un centrocampo leggero e prezioso. È una buona scelta, ma non tocca i problemi veri della squadra, che sono il portiere e l'attaccante. Giocatori come Strasser (7 potenziale) e Mariga (stessa cosa), in mano a Donadoni, potrebbero portare vantaggi importanti al Parma. Non si è praticamente mossa la Roma il cui acquisto dovrebbe semmai essere una nuova edizione di Zeman.
L'altra grossa novità di questo mercato invernale è stata la presenza di grandi piazze come Genoa e Palermo in zona retrocessione. La loro differenza economica ha spostato da sola oltre il 15 per cento di tutto il mercato, 20 giocatori in entrata. Finirà per avere molta importanza il nuovo impianto difensivo del Genoa (Portanova-Manfredini), tra i migliori in assoluto. Come potrebbe risultare decisivo per il Palermo il ritorno in Italia di Boselli (6,5), centravanti argentino non straordinario ma interessante. Un po' zoppicante l'Atalanta (voto 6) il cui vero valore è però più da ritrovare in casa che inventare. Basta farlo in fretta.
Mario Sconcerti - Il Corriere della Sera
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