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GENOA, ITALY - MAY 16: Abdelhamid Sabiri of Sampdoria (R) is seen in action during the Serie A match between UC Sampdoria and ACF Fiorentina at Stadio Luigi Ferraris on May 16, 2022 in Genoa, Italy. (Photo by Getty Images)
Una legnata in faccia - scrive il Corriere Fiorentino - proprio quando, dopo il successo sulla Roma e i risultati favorevoli del weekend, la strada sembrava in discesa. Altroché Europa con un turno di anticipo e assalto al sesto posto. Meglio rimettere subito i piedi per terra e sperare che, gli ultimi 90’ rimasti, non si trasformino nel brusco risveglio dopo un sogno durato una stagione. I Viola sarebbero ancora padroni del proprio destino, almeno per la Conference League. Giocando così, però, - prosegue il quotidiano - possono solo sperare che l’Atalanta si fermi anche con l’Empoli.
La squadra era la stessa che aveva schiantato la Roma. Con una sola eccezione: Torreira. Ad essere diverso l’approccio no, tremebondo quello visto ieri. Inquietante, comunque, il primo tempo dei viola. Una sola (enorme) occasione sprecata da Bonaventura, e stop. Non pervenuto Cabral, invisibile Ikoné. Tutti, ma proprio tutti, nella peggior versione di sé. Lo stesso regista uruguagio pareva piombato all’improvviso in una squadra non sua. Senza un sussulto, senza una scossa. Senza quella foga che ci si aspetterebbe da chi, dopo una lunga rincorsa, era arrivato ad un centimetro dal traguardo. Un nulla spiegabile solo con l’incapacità di gestire la tensione o, al contrario, con una grave sottovalutazione di un avversario ormai salvo.
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