Firenze-Belgrado. La corsa all’oro per anni di Pantaleo Corvino e della Fiorentina. Tratta inversa - scrive La Nazione - rispetto a quella dei pionieri statunitensi migrati nella metà del XIX secolo verso il famoso Far West, ma stessi effetti. Una vera e propria febbre dell’Est che ha aperto gli orizzonti del mercato viola portando a Firenze giocatori del calibro di Jovetic, Nastasic e Ljajic, trasformati in assegni circolari per le casse della Fiorentina. Ben 58 milioni (euro più, euro meno) più il cartellino di Stefan Savic, a sua volta ceduto all’Atletico Madrid per dieci milioni più Mario Suarez. Una miniera d’oro, appunto. Il ritorno a Firenze di Corvino, nonostante gli iniziali depistaggi verso l’Olanda e i Paesi Bassi (decisiva l’influenza del dt Freitas in questo caso), ha palancato le porte del mercato viola verso est. Firenze-Spalato. Biglietto di sola andata per Hrvoje Milic (27) e Josip Maganjic (17), dieci anni a dividerli ma stesso club di appartenenza: l’Hajduk Spalato. Società croata che ha visto crescere e sbocciare, guarda caso, anche un certo Nikola Kalinic.
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Corvino vara l’asse con l’Hajduk grazie all’agente di Kalinic
Milic e Maganjic in viola con il decisivo impegno dell'agente di Kalinic
Ad accomunare questi tre giocatori c’è anche la figura di Tomislav Erceg, ex bandiera proprio dell’HNK con un passato in A tra Ancona e Perugia, e adesso procuratore sportivo. Per dirla alla Sousa, il protagonista della doppia operazione con i croati. Stessa zona geografica, diversi interlocutori e soprattutto diverso budget. Dal Partizan all’Hajduk, dalla coppia Ramadani-Zahavi a quella formata da Erceg e Danko Dikic, altro procuratore croato (ex tra gli altri di Rebic) che ha lavorato alla trattativa.
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