Il Corriere dello Sport-Stadio riporta una lunga intervista a Pantaleo Corvino, ex direttore sportivo della Fiorentina (oltre che di Casarano e Lecce), che dopo un anno di pausa potrebbe tornare protagonista in Serie A. Con lui il Lecce incassò 18 miliardi di vecchie lire dal Toro per Lucarelli, 16 dal Napoli per Sesa. E poi 22 milioni dalla Roma per Vucinic, 20 dal Monaco per Chevanton,15 dalla Fiorentina per Bojinov, 7,5 dall’Az per Pellè, 6 dalla Lazio per Ledesma. La Fiorentina ha preso 31 milioni dal City per Jovetic dopo i 25 più Savic per Nastasic; poi ci sono i 12 dalla Roma per Ljajic, i 10 dal Napoli per Behrami, gli 8 per Cerci dal Torino, i 4 per Seferovic dalla Real Sociedad. Questo è Pantaleo Corvino. Il telefono squilla...Ma non è stanco di aspettare? Quanto manca al rientro?
stampa
Corvino: “Ljajic fenomenale, tornerò per vincere”
“Montella un gran colpo, JoJo poteva andare alla Juve” (COMMENTA)
Eppure il telefono ha squillato...
«Non ha mai smesso: fui costretto a lasciare Firenze dopo la vittoria con l’Udinese e con la squadra non lontana dall’Europa, con mia madre in coma respiratorio. Poi la scelta di restarle vicino per due mesi finché non si è spenta. Firenze la rivivo a immagini: il quinto anno a giocarsi i quarti di Champions contro il Bayern e una semifinale di Coppa Italia con l'Inter di Mourinho; il sesto anno con Mihajlovic che nel girone di ritorno guida la squadra meno battuta dopo il Milan. Il settimo e l'addio. Mi sono imposto un anno di pausa. Mi hanno cercato, sì: più di qualcuno».
(...)
E invece il grande calcio, il suo calcio?
«La prima cosa che mi viene da dire è che ho visto partire Cavani, Marquinhos, Jovetic. E ho visto arrivare Tevez, Gomez, Higuain, Kakà: stelle, per carità. Ma nel mio modo di vedere il calcio perdiamo giovani e acquisiamo giocatori maturi. Chissà per quanto avremmo potuto goderci i ragazzi che sono andati via. Gente come Foschi, Sabatini, il sottoscritto, quelli che li hanno presi, devono sentirsi come gli ultimi dei moicani. Per fortuna ci sono presidenti che ascoltano questi moicani. I colpi dell’ultimo mercato sono Conte Mazzarri e Montella. Tornerò soltanto per un progetto vincente».
Tanti suoi ragazzi protagonisti nel mercato: Osvaldo, Jovetiv, Ljajic. Vucinic alla fine non si è mosso. Il colpo di mercato che le è piaciuto di più?
«E io le rispondo guardando in panchina. In un momento di crisi chi ha tenuto il meglio del management e tecnici come Conte e Montella ha fatto il massimo. E poi Mazzarri all’Inter è un bel colpo».
(...)
Le piace l’idea dell’allenatore manager?
«Io dico che gli allenatori devono allenare e confrontarsi con il management per gli obiettivi da raggiungere. E che pewr fare i manager ci sono i direttori sportivi, competenti a farlo. Ho invece l’impressione che questa figura si voglia mandare in soffitta. Per fare che? Scimmiottare il calcio inglese nel momento in cui loro hanno capito di aver sbagliato e vengono addirittura a cercare direttori e manager da noi? L’allenatore manager vede solo il calciatore affermato, non ha tempo per la ricerca. E così i club inglesi hanno speso appesantendo i bilanci. Serve la ricerca del talento. E la fanno i direttori sportivi».
Si sarebbe meravigliato a vedere Jovetic alla Juve?
«Se la Juve avesse pagato la clausola senza mettere giocatori avrebbe potuto prendere Jovetic, credo. Non è andata convinta, con i soldi e basta».
Quanto è forte Ljajic?
«Dovete pensare che lui è praticamente un ’92 essendo nato alla fine del ’91. E’ fenomenale per le qualità che ha dentro. Non sono ancora emerse tutte e Roma è una città stimolante per farle emergere. Devi avere gli attributi».
Li ha?
«Viene da Firenze, dove bisogna averli».
MATTEO DOVELLINI
twitter @MatteoDovellini
© RIPRODUZIONE RISERVATA