Minuto diciotto della ripresa, i tre tenori viola si prendono di forza il palcoscenico: scavetto di Pizarro, colpo di testa di Aquilani al limite dell'area piccola, respinta solo accennata di Rafael e Borja Valero che, da due passi, mette dentro il gol del momentaneo 3-1. È il centrocampo viola al gran completo, quello a cui Vincenzo Montella affiderà i tempi e il gioco di una finale sempre più vicina. Nell'attesa di scendere in campo il 3 maggio, i tre registi «proprietari» del marchio Fiorentina Olé, hanno dimostrato anche ieri a Verona quanto i viola non possano fare a meno della loro qualità e di quella capacità di rendere semplice anche le giocate più difficili. E allora non è un caso che nel tabellino della millesima vittoria in serie A ci siano due di loro, Borja e Aquilani (per lui addirittura una doppietta), in una squadra che (più per forza che per scelta) è tornata a fare a meno degli attaccanti di ruolo. Fuori Rossi e Gomez per infortunio, Montella per la seconda gara consecutiva ha preferito rinunciare ancora ad Alessandro Matri entrato solo nella ripresa al posto di uno spento Matos, per riproporre il 4-3-1-2 con Ilicic in posizione di trequartista (ma lo sloveno non è riuscito incedere) e Cuadrado schierato sulle linea degli attaccanti.
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Corriere: La manita viola e un Olè per la finale
Minuto diciotto della ripresa, i tre tenori viola si prendono di forza il palcoscenico: scavetto di Pizarro, colpo di testa di Aquilani al limite dell’area piccola, respinta solo accennata di …
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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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