Le tre vittorie consecutive, stentate quanto si vuole, hanno riacceso la speranza: la Fiorentina, di rincorsa, spera ancora nel sesto posto, lo strapuntino per l’Europa. E pazienza - scrive il Corriere Fiorentino - se dovrà fare i conti con l’incubo dei preliminari e la prospettiva una stagione massacrante.
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Corriere: il giorno del giudizio, senza fare calcoli
Le tre vittorie consecutive hanno riacceso le speranze, ma bisogna fare di più
Oggi crederci è un diritto dei tifosi e un dovere per la squadra. La strada resta in salita e non basterà la Viola che ha battuto Cagliari, Crotone e Bologna con il minino scarto. E neppure quella che, risalendo il calendario, ha fermato l’Atalanta a Bergamo sullo 0-0. Servirà di più per l’incrocio decisivo. Perché la sensazione forte è che il giorno del giudizio sia arrivato, il pranzo di Marassi contro Giampaolo e la Sampdoria chiarirà, in maniera definitiva, le ambizioni dei sousiani.
La Samp è una delle più in forma del campionato, ha appena espugnato il Meazza nerazzurro, ha vinto tre delle ultime quattro partite, ha perso soltanto una delle ultime nove partite (contro la regina Juventus). La Samp, pur senza Muriel, è lo specchio del suo allenatore. Quadrata, ordinata, solida. Giampaolo, che ha risposto al velato corteggiamento viola rinnovando il contratto sino al 2020 con i blucerchiati, non ha mai perso contro Paulo Sousa: due pareggi in trasferta e una vittoria in casa. E conta di rimanere imbattuto.
La Fiorentina non ha bisogno di fare calcoli. Deve vincere sempre, o almeno provarci. Perché le sue immediate rivali nella corsa all’Europa, le milanesi, dovrebbero vivere una giornata tranquilla: l’Inter, sopra quattro punti, a Crotone; il Milan, sopra tre, in casa con il Palermo. Tutto è possibile, ma sulla carta Milano per una domenica va in carrozza e farà il pieno di punti. La Viola non deve perdere terreno per sperare di sfruttare il calendario tra una settimana, nel sabato di Pasqua, quando Sousa incrocerà l’Empoli e Milano vivrà il suo derby.
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