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Corriere Fiorentino: Viola con il mal di Spagna, Montella è a un bivio

Il campanello d’allarme per i sostenitori del «tiki-taka» e del gioco fondato sul possesso palla era suonato questa estate in Brasile, con la «Invincibile Armada» spagnola diventata di colpo la …

Redazione VN

Il campanello d’allarme per i sostenitori del «tiki-taka» e del gioco fondato sul possesso palla era suonato questa estate in Brasile, con la «Invincibile Armada» spagnola diventata di colpo la squadra materasso del proprio girone. Pochi mesi prima, anche la Champions aveva messo più di una pulce nell’orecchio con il Barcellona di Messi e il Bayern Monaco di Guardiola rimaste sul divano di casa a guardare la finale.

Due indizi, insomma, farebbero, si dice, una prova. E le difficoltà di Fiorentina e Napoli in questo avvio di campionato sono lì a dimostrare che tra i problemi che Montella e Benitez sono chiamati a risolvere c’è anche quello di uno stile di gioco così tanto analizzato dagli avversari da diventare quasi prevedibile. Perché l’antidoto al calcio propositivo, ormai, viene applicato senza nemmeno troppe difficoltà sia dalle piccole squadre (Genoa e Sassuolo per restare alle ultime apparizioni al Franchi) che dalle grandi come nel caso della Roma che una volta trovato il gol contro i viola ha lasciato campo e il possesso palla agli uomini di Montella, mettendosi a disputare la partita preferita (...).

Un’intera filosofia di gioco messa in crisi, dunque, per questo l’attuale momento della Fiorentina rischia di essere anche il più difficile della giovane (e fino ad oggi piena di soddisfazioni e complimenti meritati) carriera di Vincenzo Montella. Un cambio di mentalità su cui l’Aeroplanino ha lavorato anche questa estate, salvo poi dover rinunciare a quella coppia di attaccanti per cui la squadra era stata pensata (e costruita). In quattro partite di campionato nell’atteggiamento invece poco è cambiato e la predilezione al gioco orizzontale (su una delle poche verticalizzazioni, quella di Mati per Kurtic, è arrivato l’unico gol), al lento possesso di palla e alla poca aggressività hanno finito per avere la meglio. Cambiare pelle per ritrovare entusiasmo, gol e punti. Il bivio davanti alla Fiorentina di Vincenzo Montella appare non più rinviabile. Cercando, magari, quel giusto mix fra continua ricerca del bel gioco a quella concretezza necessaria per sparigliare nuovamente le carte e costringere gli avversari a modificare il proprio atteggiamento difensivo.

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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino