Mati-Matri-Matri. E il Catania? «Matato». Così, con l'allegria di uno scioglilingua, la Fiorentina tiene il passo Champions, accorcia le distanze dal Napoli che pareggia nel finale a Bologna, allontana l'Inter (è a otto punti) e apre nel migliore dei modi il girone di ritorno su un campo storicamente difficile. Non per questa squadra e non contro questo disastrato Catania, travolto dalla qualità e dalla capacità dei viola di render tutto facile superando perfino la sfortuna. Sono bastati quaranta minuti alla squadra di Montella per andare in gol tre volte, chiudere la partita e costringere gli sfiduciati tifosi siciliani a lasciare la tribuna borbottando amaramente «così passa la voglia di venire allo stadio». Tutto il contrario dei tifosi viola, arrivati fino al Massimino per veder riprendere una corsa interrotta solo parzialmente una settimana fa a Torino. Ma all'Olimpico non c'era ancora Alessandro Matri, arrivato solo mercoledì sera a Firenze e già perfetto nel leggere i movimenti (e gli assist) dei propri compagni di squadra. Due gol segnati e un solo tempo giocato visto che Montella non lo ha rischiato (lieve risentimento al polpaccio per l'attaccante) inserendo il giovane Matos (tanto per continuare la curiosa filastrocca viola). Ma soprattutto la sensazione che l'attaccante arrivato dal Milan possa inserirsi alla perfezione nel collaudato gioco della Fiorentina dove tutti si mettono al servizio dei compagni ricevendo in cambio assist e palloni solo da spingere in rete.
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Corriere Fiorentino: Un Matri-monio perfetto
Mati-Matri-Matri. E il Catania? «Matato». Così, con l’allegria di uno scioglilingua, la Fiorentina tiene il passo Champions, accorcia le distanze dal Napoli che pareggia nel finale a Bologna, allontana l’Inter …
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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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