Un sospiro di sollievo lungo quanto una stagione intera. Quella che la Fiorentina ha rischiato di compromettere seriamente ieri contro il Chievo fino al primo gol di Larrondo (il suo terzo in serie A dove non segnava da 11 mesi) viziato, va detto, da un evidente fuorigioco di Toni. Per una volta però a contare in casa viola, aldilà della caccia al gioco, è solo il risultato. Una vittoria arrivata nel finale che tiene ancora in piena scia europea la squadra di Montella. E se per la Champions, nonostante i soli tre punti di distacco dal Milan, i giochi sembrano decisamente più complicati, la lotta per l'Europa League si intensifica sempre di più con Inter e Lazio a sole due lunghezze di distacco e con Roma e Catania subito dietro ai viola. Per questo la vittoria con il Chievo rappresenta il trampolino di lancio per uno sprint finale dove qualsiasi errore potrebbe a questo punto risultare decisivo.
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Corriere Fiorentino: Un grande sospiro di sollievo
Un sospiro di sollievo lungo quanto una stagione intera. Quella che la Fiorentina ha rischiato di compromettere seriamente ieri contro il Chievo fino al primo gol di Larrondo (il suo …
Se ne è avuto un assaggio ieri, con quel primo tempo decisamente toppato dalla Fiorentina graziata solo dall'imprecisione negli ultimi metri degli attaccanti del Chievo. Il 4-3-3 tutto offensivo varato da Montella, con tre attaccanti veri (Ljajic, Toni e Jovetic) per ovviare all'assenza di Cuadrado e un centrocampo senza interditori è sembrato davvero troppo anche per questa Fiorentina abituata al possesso palla e al gioco offensivo. Un sistema di gioco che Montella ha corretto nella ripresa togliendo Ljajic e inserendo Romulo per un ritorno al più conosciuto 3-5-2.
Il risultato è stato una Fiorentina trasformata, non eccezionale in fase conclusiva (ieri non era giornata là davanti), ma capace comunque di mettere perlomeno sotto assedio i gialloblù. E se a destra Romulo ha finito per dribblare anche se stesso, è stata la fascia sinistra l'arma in più dei viola con il gioco di Borja Valero e i cross di sempre pericolosi di Pasqual. Proprio per questo Montella ha scelto di aumentare centimetri e chili in area di rigore inserendo a sorpresa Larrondo per Jovetic e chiedendo alle due punti di giocare vicino, l'uno al servizio dell'altro. Una densità nell'area di rigore avversaria e una pressione continua che ha finito per premiare anche la spinta del Franchi, da ieri lo stadio che ha regalato più punti (33) alla propria squadra.
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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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