Nei giorni scorsi Nikola Kalinic si è confidato con Paulo Sousa nel chiuso dei campini, un indizio che unito ai milioni dei cinesi e la voglia di chiudere la trattativa del Tianjin, fa capire che il caso Kalinic è ormai agli sgoccioli. Il club allenato da Fabio Cannavaro - scrive il Corriere Fiorentino - è convinto di chiudere, di aver in pugno il sì dell'attaccante e di poter convincere facilmente la Fiorentina anche con un'offerta inferiore rispetto ai 50 milioni di clausola. I contatti tra Cina e Italia sono continui e già oggi potrebbe essere la giornata giusta per sbloccare tutto, con Davide Lippi, figlio di Marcello e intermediario di mercato esperto di Cina, vero e proprio regista dell'operazione.I dirigenti del Tianjin hanno fretta, tanto che hanno fatto lievitare l'offerta per Nikola a un quadriennale da 15 milioni netti l'anno, nonostante la recente circolare fatta dal governo cinese che "consiglia" le società cinesi ad attenuare le spese. Dalla sede viola per ora giurano che nessuno avrebbe presentato un'offerta scritta: quel che è certo è che per convincere i Della Valle a dire sì servirà uan cifra molto vicina ai 50 milioni della clausola di rescissione.
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Corriere Fiorentino: scusa mister, ma devo andare
La Fiorentina aspetta l'offerta dei cinesi e prova l'affondo per Zaza che, però, guadagna il doppio di Kalinic
Intanto Corvino è andato a Milano alla caccia di un sostituto. Si parla di Zaza, in uscita dal West Ham e che la Juventus cederebbe ben volentieri. La Vecchia Signora per lui chiede 20 milioni e accetterebbe anche la formula del prestito con obbligo di riscatto. Il problema è l'ingaggio visto che l'ex attaccante del Sassuolo guadagna 2,7 milioni netti all'anno. Per vestirsi di viola dunque dovrebbe essere disposto a tagliarsi lo stipendio e a dire no alla corte serrata del Valencia. Piacciono anche Calleri del West Ham e Muriel della Samp che l'ex Pradè cederebbe però solo in caso di pagamento della clausola da 28 milioni. Troppi anche per un club con la casse riempite dai solidi cinesi.
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