Ammirata, invidiata, ma anche studiata sempre di più. L'effetto sorpresa che ha permesso alla Fiorentina di far girare la testa all'avversario di turno, si è in parte affievolito. Merito proprio di quella nuova generazione di allenatori di cui Vincenzo Montella è il fiore all'occhiello. Non è un caso che il primo a «far giocare male» la Fiorentina fu Eugenio Corini, appena arrivato sulla panchina del Chievo. L'ex centrocampista aveva da poco concluso il corso allenatori di Coverciano, e tra i compagni di scuola aveva avuto, guarda caso, proprio l'Aeroplanino. Il suo Chievo aspettò la Fiorentina per poi ripartire sulle fasce grazie alla velocità, soprattutto, di Luciano. Certo anche le pessime condizioni del terreno agevolarono il «compito di rottura» dei gialloblù, ma la Fiorentina aveva invece dimostrato a Napoli, in un campo di patate, di saper gestire comunque la partita e gli avversari.
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Corriere Fiorentino: Montella è stato ‘scoperto’
Ammirata, invidiata, ma anche studiata sempre di più. L’effetto sorpresa che ha permesso alla Fiorentina di far girare la testa all’avversario di turno, si è in parte affievolito. Merito proprio …
A mettere in difficoltà i viola anche l'Inter di un altro giovane rampante: Andrea Stramaccioni, l'allenatore che più di tutti conosce Montella avendo lavorato insieme all'Aeroplanino nel settore giovanile della Roma. In quel caso fu il pressing alto delle punte a disturbare la gestione di palla della Fiorentina. Una tattica, quella di Strama, che tentò di riproporre anche Delneri con il suo Genoa, obbligando i viola a cercare maggiormente il lancio lungo come nel caso dell'azione vincente di Pasqual. Anche Ferrara con la Samp, domenica sera, ha messo a nudo i pochi difetti della Fiorentina, colpendola negli spazi che per la sua filosofia offensiva i viola lasciano comunque. Ma dopo tanti «ragazzi» sabato Montella dovrà vedersela con un «maestro»: Zdenek Zeman. Una partita che tatticamente si annuncia complicata come lo è stata quella di Torino contro il «precursore» Ventura. Tagli delle punte e rapide verticalizzazioni, la Fiorentina dovrà tenere a freno la sua natura di imporre sempre e comunque il proprio gioco. Per non venire colpita in velocità, l'arma che più di tutte sembra far male ai viola.
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