Corriere Fiorentino: Monte ingaggi viola sopra i 50 milioni

Il Corriere Fiorentino fa i conti in tasca alla Fiorentina per quanto concerne il monte ingaggi della squadra, schizzato sopra i 50 milioni, dieci in più del famoso tetto viola. Questo è dovuto agli arrivi di SuperMario Gomez (4,5 milioni netti d'ingaggio annuo, di cui un terzo coperto dagli sponsor), il rientro di Pepito (2,5 milioni di stipendio netto), gli acquisti di Joaquin (900 mila), Ilicic (900 mila), Ambrosini (800 mila), Rebic (600 mila) nonostante gli addii di Jovetic (guadagnava 2,5 milioni a stagione), Ljajic (700 mila), El Hamdaoui (1,1), Migliaccio e Viviano (700 mila) e Cassani, che a Firenze percepiva un milione netto. A pesare sul monte ingaggi anche due mancate cessioni come Vargas (1,2) e Olivera (500 mila), che si spera di vendere a gennaio specie se la linea verde (Wolski, Vecino, Bakic e soprattutto Neto, nessuno dei quali va sopra i 550 mila euro l'anno) possa dare garanzie tecniche e nello stesso tempo far risparmiare qualcosa alla società.

Il motivo della rinuncia agli ultimi rinforzi estivi dunque (Montella voleva un vice Pek e in tanti hanno atteso l'annuncio last minute del portiere) è presto detto: per prendere Julio Cesar e completare una campagna acquisti comunque da 8 in pagella, i viola avrebbero pericolosamente alzato le spese per gli ingaggi dei calciatori, fino a sfiorare la cifra record di 55 milioni. Troppo per la Fiorentina, che anche per questa stagione guadagnerà poco più di 40 milioni dai diritti tv e che nel maggio scorso non è riuscita a conquistarsi dopo un finale di stagione tempestoso gli introiti (almeno 30 milioni, solo per giocare la fase a gironi) della Champions, accontentandosi dei modesti premi partita che porta l'Europa League. Grazie al saldo attivo tra acquisti-cessioni (LEGGI QUI), però, il bilancio viola (che sarà chiuso il prossimo 31 dicembre) rientra perfettamente nei parametri del fair play finanziario: il Franchi pieno, anche in Europa League, potrebbe ulteriormente aiutare, così come un ulteriore aumento dei ricavi da marketing.