Corriere Fiorentino: E’ in casa l’avversario più duro

Boruc, Cassani, Natali, Marchionni, Montolivo, Vargas, Jovetic, Amauri. Sono otto degli undici giocatori che sono scesi in campo contro il Chievo. Otto che potrebbero non far parte della prossima Fiorentina. Una specie di record negativo (l'ennesimo di questa stagione) che aumenta ancora se si guarda anche la panchina di domenica dove dei sette che sedevano accanto a Rossi in quattro (Kharja, Olivera, Ljajic e De Silvestri) immaginano già il proprio futuro lontano da Firenze. E anche se tutto ciò non giustifica l'ennesima figuraccia davanti ai propri tifosi, aiuta forse a spiegare in parte le enormi difficoltà che Rossi sta incontrando nei suoi primi mesi in viola. Certo, il tecnico ci sta mettendo del suo con continui cambi di modulo e scelte che non sono state condivise in pieno dai giocatori. Ma Delio è forse uno dei pochi che sta pensando, oltre alla lotta salvezza, anche al futuro della squadra.

Motivazioni diverse, o praticamente assenti, stanno trascinando la Fiorentina a un passo dal baratro. Logiche di mercato, contratti non rinnovati o da ridiscutere (le comproprietà e i prestiti) che rimaranno tali almeno fino all'arrivo del nuovo direttore sportivo quando accordi e valutazioni potrebbero subire sterzate decise. Nel frattempo, però, il rischio che corre la società viola è quello di dover affidare la propria salvezza a un gruppo che ormai ha chiuso con Firenze, i suoi tifosi e la stessa società. (...)

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