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Corriere Fiorentino: la chiamata alle armi di Pippo

«La Fiorentina non può continuare a vincere nel nostro stadio», è lo slogan della settimana di Filippo Inzaghi, Pippo per tutti, anche per i nemici e per i suoi giocatori …

Redazione VN

«La Fiorentina non può continuare a vincere nel nostro stadio», è lo slogan della settimana di Filippo Inzaghi, Pippo per tutti, anche per i nemici e per i suoi giocatori che ora sono costretti a chiamarlo mister. Pippo è la risposta milanista a Montella: un vecchio centravanti e un giovane allenatore che tenta di ricostruire la credibilità e il sogno di una grande società attraverso il gioco. (...)

Il Milan ha tutto: qualità e entusiasmo, una buona classifica e un calendario abbastanza agevole. Inzaghi è il punto di riferimento, allena la squadra e pranza con gli sponsor, è stato suggerito da Galliani, ma piace anche a Berlusconi, padre e figlia, Silvio e Barbara. Perfetto per il nuovo Milan, maniaco nel nuovo lavoro tanto quanto lo era quando faceva il centravanti, il vecchio mestiere. Il suo calcio è offensivo, rischioso, a tratti entusiasmante. Non per caso ha l’attacco migliore della serie A (16 gol) e il capocannoniere, Honda, che di reti ne ha fatte 6. Il giapponese l’anno scorso sembrava uno zombi, ora è un punto di riferimento, tanto che Inzaghi lo considera intoccabile. (...)

L’obiettivo non è solo il terzo posto. Ma anche la credibilità. Nessuno, a inizio di stagione, avrebbe scommesso un euro sui rossoneri in zona Champions e anche i primi, incoraggianti risultati, sono stati accompagnati da un sottile scetticismo. Battere la Fiorentina potrebbe servire a cambiare molti giudizi critici e forse affrettati. Inzaghi è una rivelazione. La sua filosofia è chiara: puntare a segnare un gol più degli altri. L’equilibrio è il prossimo traguardo. Nelle prime 7 partite di campionato, il Milan ha mantenuto la porta imbattuta soltanto una volta contro il Chievo. Ma anche da questo punto di vista i miglioramenti sono evidenti: 8 i gol incassati nelle prime 4 partite, 2 nelle ultime 3. Un dato che farà riflettere Montella. Intanto il rivale gli risponde: «Non credo di essere stato un centravanti scarso. Me ne trovi un altro che ha fatto 316 gol». E stasera spera di mandarlo a meno otto.

Corriere Fiorentino