Così fa ancora più male. Dopo aver strameritato sul campo, dopo essere stati in Champions per oltre un'ora, dopo aver chiuso il campionato con altri 5 gol e il secondo attacco del campionato. Così ha ancora una volta il sapore dell'ingiustizia, dolorosissima. Ma per battere il Diavolo non è bastato il bel gioco, il fair play, l'idea di un calcio diverso. Non sono bastati i gol (gli ultimi 5 ieri a Pescara) le giocate, e quei campioni scovati la scorsa estate mentre le grandi, compreso il Milan, sperperavano milioni alla ricerca del grande nome da dare in pasto ai tifosi, magari con la toppa della Champions già sulla maglia.
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Corriere Fiorentino: Il sapore dell’ingiustizia
Così fa ancora più male. Dopo aver strameritato sul campo, dopo essere stati in Champions per oltre un’ora, dopo aver chiuso il campionato con altri 5 gol e il secondo …
Lo sguardo di Pradè dopo la notizia del rigore a Siena racchiude in sè il sentimento di una città. Che si sente ferita, defraudata. Con lo sguardo cupo, la testa bassa e il passo veloce il ds della Fiorentina ha abbandonato la tribuna subito dopo il momentaneo pareggio di Balotelli. Eppure i viola in quel momento erano ancora in Champions, eppure resisteva una fiammella di speranza. Ma Pradè non ci credeva già più, e forse immaginava l'amaro finale. Capacità divinatorie? Possibile, oppure consapevolezza che le belle favole nel calcio (almeno quello italiano) difficilmente hanno un lieto fine. Certo il campionato della Fiorentina resta da incorniciare, ma nessuno ieri a Pescara ha avuto voglia di sorridere.
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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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