La Fiorentina contro la Juventus si gioca tanto e non soltanto perché a Firenze quella contro i bianconeri è la partita dell'anno con lo stadio pieno e coreografie suggestive. La viola - scrive il Corriere Fiorentino - ha bisogno di una prestazione eccezionale per colorare un campionato grigio, anonimo, lontano dalla zona europea. L'Europa League è un puntino rosso in fondo al tunnel nero e l'indecifrabile squadra di questi primi mesi avrebbe bisogno di una bella iniezione di autostima per provare a lanciare la rincorsa. La Juve è la Juve. Non è invulnerabile e ha qualche punto debole, per esempio ogni tanto si addormenta. Però resta di un altro pianeta: ha i giocatori per chiudere qualsiasi partita in qualsiasi momento e per vincere tutti i duelli in ogni zona del campo. Per Allegri, Firenze è la prima tappa di un ciclo fondamentale. Per l'ombroso Sousa degli ultimi mesi, l'appuntamento nel frigorifero del Franchi vale persino di più. Gioca contro il suo passato che potrebbe anche essere il suo futuro. Il profeta negli ultimi mesi ha perso appeal e la sua considerazione, all'interno del pianeta Fiorentina, è precipitata ai minimi storici. Andrea Agnelli lo avrebbe indicato a Marotta come l'alternativa più credibile in un elenco che comprende anche Jardim, 42, portoghese, un passato allo Sporting e dall'estate del 2014 nel Principato di Monaco. Su Jardim può nascere un intrigo perché nella lista di Corvino c'è, a sorpresa, pure lui. E' vero che la Fiorentina ha sempre pensato ad un allenatore italiano, da Di Francesco a Giampaolo, fino al sogno Sarri, ma Jardim è qualcosa di più di una semplice idea.
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Corriere Fiorentino: il prossimo allenatore viola? Un connazionale di Sousa
Sousa gioca per non perdere altro terreno dalla zona Europa. Ma gioca anche per il suo futuro: piace ad Agnelli e ai tifosi bianconeri. A Firenze si parla di Jardim
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