Corriere Fiorentino: Fenomeno Borja Valero

Qualcuno lo chiama «Mister Football», altri più semplicemente «Matador». E in effetti, con il pallone tra i piedi, Borja Valero fa davvero quello che vuole, facendo girare la testa a chi prova ad affrontarlo. Di sicuro, questo ragazzo spagnolo classe '85, arrivato a Firenze in sordina grazie alla lungimiranza di Macia e Pradè è il vero protagonista dell'arena del calcio italiano. (...) Ciò che ha fatto innamorare i tifosi viola e lo stesso Montella sono le sue giocate e la sua qualità che non viene mai meno, anche nei momenti di stanchezza o di difficoltà. Per questo è diventato indispensabile. Lo dimostrano i numeri visto che Borja è il giocatore più impiegato della serie A (esclusi cinque portieri). Sono 2.395 i minuti giocati fino a oggi dallo spagnolo, più di Marek Hamsik l'uomo simbolo di un Napoli in lotta per lo scudetto.

Ma non solo. Perché lo spagnolo è a un passo anche da un altro speciale primato, quello dei passaggi effettuati con Borja che si trova al secondo posto (1.598) dietro solo al «totem» del centrocampo azzurro, Andrea Pirlo. Basta così? Assolutamente no. La scalata del centrocampista ai migliori della serie A continua poi nella classifica degli assist vincenti. In questo caso lo spagnolo è al terzo posto con 9 passaggi decisivi dietro a Hamsik (11) e allo specialista Totti (10). Dati che dimostrano l'incisività in questa Fiorentina dell'ex centrocampista del Villaeral e che, ancor più di Pizarro, lo rendono imprescindibile nel gioco di Montella. Anche perché tra le sue qualità c'è anche quella del pressing a tutto campo oltre alla facilità degli inserimenti per il tiro. Ed è qui, forse, che può essere individuato il suo unico difetto: la capacità realizzativa. Borja fino a oggi ha segnato un solo gol (peraltro decisivo nel 3-1 di San Siro contro il Milan), mentre la Fiorentina avrebbe bisogno di trovare la rete anche con i propri centrocampisti. Un neo che Borja Valero sta cercando di migliorare lavorando assiduamente in allenamento dove, guarda caso, è descritto come tra i più concentrati e attenti.

(...)

Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino