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Corriere Fiorentino: Due pepite e un pasticcio

Più futuro che presente, più scommesse che certezze. Diciamolo subito, Pradè e Macia sono due fuoriclasse del low cost. Hanno ancora una volta fatto i miracoli con le risorse che …

Redazione VN

Più futuro che presente, più scommesse che certezze. Diciamolo subito, Pradè e Macia sono due fuoriclasse del low cost. Hanno ancora una volta fatto i miracoli con le risorse che Della Valle gli ha messo a disposizione. Sono arrivati: due campioni da rilanciare (Rossi e Sissoko), un ventenne da scoprire (Wolski), un attaccante da mettere alla prova (Larrondo), un difensore mancino di esperienza (Compper) e un centrocampista da preparare per il prossimo campionato (Vecino). In tutto sei acquisti e quattro partenze (Cassani, Olivera, Della Rocca, Seferovic). Ma al di là delle speranze di rivedere al più presto in campo Pepito (probabilmente a metà aprile), la Fiorentina esce da questa sessione di mercato più forte a centrocampo (Sissoko offre muscoli, qualità e possibilità di variare gli schemi) ma con gli stessi problemi in attacco e, soprattutto, tra i pali.

La mancata cessione di uno tra Neto e Viviano, infatti, rischia di riproporre quel dualismo che finora ha avuto solo effetti deleteri. È vero, il portiere-tifoso domenica probabilmente tornerà titolare e farà di tutto per ottenere quella riconferma che oggi appare tutt'altro che scontata (a giugno per riscattarlo dal prestito la Fiorentina dovrebbe sborsare intorno ai sette milioni): ma piuttosto che avere un secondo controvoglia come il brasiliano, sarebbe stato meglio cercare con forza un'altra soluzione in grado di dare tranquillità a tutti. Evidentemente non è stato possibile. Stesso discorso per l'attaccante: il club viola ci ha provato fino alla fine, ma Montella dovrà accontentarsi di quello che ha (con Larrondo al posto di Seferovic). Basterà? Se Jovetic si sveglia dal letargo forse sì. Altrimenti l'Aeroplanino dovrà cercare altre soluzioni tattiche, magari mettendo alla prova il polacco Wolski, considerato più una seconda punta che un trequartista. Su di lui si dicono ottime cose, ma bisogna prima verificare se è già pronto per il campionato italiano. Insomma, nonostante qualche ombra, il bilancio è senz'altro positivo. Voto: 7. Specialmente se si pensa a quella che sarà la Fiorentina del prossimo campionato.

Antonio Montanaro - Corriere Fiorentino