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Corriere Fiorentino: Della Valle, ora parli con la città

Andrea Della Valle prenda la parola, dica la sua, spieghi il punto di vista di chi è dall’altra parte della barricata

Redazione VN

Una lettera aperta. Per provare a uscire dallo stallo. Un messaggio alla città, che sarà anche ipercritica, polemica di natura e con una spiccata vocazione autodistruttiva ma sa riconoscere quando a parlare è la passione. Scriva alla sua gente Andrea Della Valle, si rivolga ai tifosi, senza filtri, senza intermediazioni. E poi si racconti, il patron, faccia sapere come Firenze in 15 anni sia riuscita a ritagliarsi uno spazio speciale, facendolo, si spera, sentire un po’ meno «forestiero». Perché qui non si tratta solo di inseguire un traguardo sportivo o un bilancio in attivo, stavolta stiamo parlando di un rapporto che ha bisogno di fare un salto di qualità.

Un’altra «stagione dei veleni», già ampiamente iniziata, questa Fiorentina non la merita. E allora Andrea Della Valle prenda la parola, dica la sua, spieghi il punto di vista di chi è dall’altra parte della barricata, proprio perché di trincee e steccati non dovrebbe esserci bisogno. Un anno fa il patron a Londra fece aprire lo stadio del Tottenham per consentire ai tifosi di seguire l’allenamento della squadra. Un gesto tanto semplice quanto apprezzato da chi era arrivato fin lì senza nemmeno avere il biglietto. «Sono felice per loro», chi era al White Heart Lane ricorda bene quella frase. C’era affetto sincero, c’era la convinzione di sentirsi parte di una grande famiglia. La recuperi Adv e la metta nero su bianco. Anzi, bianco su viola.

Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino