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Corriere Fiorentino: C’è ancora molto da lavorare per Montella

Un lampo di sinistro. Un’altra invenzione come Kurtic a Bergamo o Baba e Cuadrado con l’Inter. Ci ha pensato Josip Ilicic a regalare un sorriso e un sospiro di sollievo. …

Redazione VN

Un lampo di sinistro. Un’altra invenzione come Kurtic a Bergamo o Baba e Cuadrado con l’Inter. Ci ha pensato Josip Ilicic a regalare un sorriso e un sospiro di sollievo. Un po’ di ossigeno alla comunque difficile classifica della Fiorentina. Perché i viola, per rimediare al ko contro la Lazio e a un avvio di campionato zoppicante, avrebbero dovuto vincerlo questo scontro diretto contro una squadra che, fino alla rete di Ilicic, era salita al terzo posto e che invece con 15 punti resta a cinque lunghezze dalla Fiorentina. E allora il mancino dello sloveno, forse l’uomo più criticato di questo inizio stagione, brilla come l’oro nella serata viola di San Siro. Iniziata con il solito primo tempo già visto contro la Roma e la Lazio, tanto inconcludente e molle da sconfortare anche il più ottimista dei tifosi e poi piano piano raddrizzata tra le proteste rossonere per un presunto colpo di mano nell’area viola e una grande occasione capitata sui piedi di Babacar e spedita in curva.

Sarebbe stato però forse troppo per una Fiorentina che, risultato a parte ha ancora molto da lavorare sul piano del gioco e dell’identità. Perché se è innegabile che la squadra di Montella in questo inizio di stagione difficilmente tradisce sotto l’aspetto della volontà e del cuore, altro discorso è ciò che i viola riescono a mostrare in campo. E che i numeri impietosamente raccontano con la Fiorentina un tempo macchina da gol e ora, con sole sei reti segnati in otto partite, al terzultimo posto (insieme a Cesena, Chievo e Torino) tra gli attacchi della serie A.

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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino