Premessa: Eugenio Corini confermerà il 4-3-3, con la Fiorentina. Non un'ammissione diretta, ma il tecnico del Chievo, interrogato sull'eventuale impiego di Marco Rigoni, si appella così al contesto: «Dipende dai tre centrocampisti e dai tre attaccanti che chiamerò in causa, dalle caratteristiche su cui vorrò puntare…».
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Corini: “Sappiamo come limitare Jovetic”
Premessa: Eugenio Corini confermerà il 4-3-3, con la Fiorentina. Non un’ammissione diretta, ma il tecnico del Chievo, interrogato sull’eventuale impiego di Marco Rigoni, si appella così al contesto: «Dipende dai …
Tutto il resto è nella chiacchierata con il 42enne di Bagnolo Mella, seduto a un tavolino del bar che accoglie tifosi e curiosi, a Peschiera del Garda, per raccontare la vigilia della sua seconda panchina gialloblù.
Due allenamenti a porte chiuse a metà settimana: cosa dovevate nascondere?
«I dettagli, che non rivelo, così posso prendermi qualche vantaggio sull'avversario. Anche noi volevamo «spiare» la Fiorentina: ma loro, le porte, le hanno chiuse ogni giorno».
Che ci dice del 3-5-2 visto sabato scorso, nella prima mezz'ora col Bellinzona?
«Ho letto un'intervista a Stramaccioni circa tutti i moduli che ha cambiato in sette partite. Io non voglio stravolgere troppo ma almeno 2-3 soluzioni tattiche è giusto conoscerle. Partendo, sempre, dai concetti base».
Cioè?
«Difendere pensando già a come contrattaccare, per esempio. Un concetto che sarà molto importante, con la Fiorentina».
Il capitano Pellissier dice che c'è chi sta meglio di lui…
«Sergio ha fatto un solo allenamento con la squadra. Ma spero sia disponibile. E' un'arma importante, potrei anche decidere di farlo giocare subito. Il fatto è che la colica renale l'ha debilitato parecchio. Con lui c'è un percorso di recupero, in ballo, e ci tengo molto perché dopo la Fiorentina avremo Napoli, Pescara e Milan in sette giorni».
Gli altri?
«In difesa Cesar è tornato prima dalla nazionale per un problema alla schiena, Papp e Sardo non recuperano. Andreolli centrale? Dico solo che Marco ha tante possibilità di giocare. Per il resto, anche Luciano è a posto, ha fatto una bella settimana di lavoro».
Ci descriva i viola…
«Una squadra ottimista, che sa di avere qualità e porta 4-5 giocatori oltre la linea della palla, con tutti i rischi del caso. Costruisce uno fra Pizarro, Borja Valero e Romulo, gli altri vanno sopra a giocare, con gli esterni che fanno le ali. Poi c'è Jovetic che sta diventando un campione. L'Inter è la squadra che li ha affrontati meglio, fin qui: ai viola la manovra, a loro il contropiede».
Che tattica userete?
«Tre parole: pazienza, coraggio, profondità. Il giro palla glielo concediamo, abbassando la linea del pressing per farlo diventare più sterile e meno produttivo. Contro il doppio regista, Pizarro-Boja Valero, difficilmente la rubi nel contrasto diretto, meglio fare pressione per indirizzare il loro passaggio, forzandoli ad andare dove c'è densità di maglie nostre. Lì dovremo essere compatti, intercettare e ripartire: per trovare qualche buco nella loro difesa devi mantenere la calma, non farti schiacciare e contrattaccare forte all'altezza dei 40 metri di campo».
E Jovetic?
«Non lo fermi con la marcatura fissa. Sappiamo come limitarlo, andandolo a pressare e chiudendogli lo spazio di giocata. Annullarlo è impossibile, a meno di una giornata storta».
Gara per cagnacci?
«A me piace giocare a calcio. E una tattica così calza anche con giocatori più tecnici. Non dirò a nessuno "marcami Pizarro". Certo, ci faranno correre, su questo non c'è dubbio. Ma con me non corrono solo i cagnacci…».
Corriere di Verona
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