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CorFio: Chievo, Udinese e Benevento in fila, scatta l’ora della verità

Ciclo di partite abbordabili per la Fiorentina. Contro il Torino (25 ottobre) partita tra 'semplici' gemellate o scontro diretto per l'Europa?

Redazione VN

Il Corriere Fiorentino si concentra sui prossimi tre impegni della Fiorentina, contro Chievo, Udinese (in casa), Benevento. Tre partite, come? Facili, abbordabili, infide? Di sicuro, dopo una partenza a singhiozzo e neppure troppo fortunata, rappresentano un'occasione. Da sfruttare. Non è il momento delle tabelle, ma questo piccolo filotto servirò a capire se la Fiorentina potrà alzare l'asticella, se il treno per l'Europa va troppo veloce, se la sfida con il Torino, in programma il 25 ottobre nel turno infrasettimanale, sarà una semplice partita tra le nemiche storiche della Juve unite da un forte gemellaggio o una specie di spareggio con vista sull'Euroleague. Insomma, si avvicina l'ora della verità. La sensazione, prima del viaggio a Verona, che ci evoca ricordi dolci pensando alla passeggiata con l'Hellas ma si annuncia anche complesso, è che la Fiorentina sia ancora una squadra indefinita, a metà del suo guado.

Forse Pioli è riuscito, al netto di qualche improvviso calo di tensione, ad aggiustare la difesa (5 i gol subiti nelle prime due partite, 3 nelle ultime quattro), ma ancora non ha trovato le soluzioni migliori in fase d'attacco: Simeone è troppo isolato, si avverte l'assenza di Saponara capace di inventarsi qualcosa negli ultimi 25 metri sfruttando le sue qualità, mentre gli esterni (a parte Chiesa) ancora non convincono: Benassi deve capire i movimenti, Gil Dias è leggero e discontinuo, Eysseric (che può giocare anche dietro la punta) è stato frenato da un infortunio e in ogni caso sembra non si sia ancora perfettamente inserito nel campionato italiano.

La squadra ha grinta, carattere e non molla mai. Ma deve crescere sul piano della personalità, leggere meglio le varie fasi della partita, migliorare la velocità con la palla a terra. E i tre dietro Simeone, chiunque siano, imparare a dialogare tra di loro con il centravanti. Serve tempo. Ma il tempo sta finendo, se la Fiorentina non vuole rimanere troppo indietro. Chievo, Udinese e Benevento sembrano qualcosa in più di un'occasione.

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