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Cor Fio: Sousa, com’è dura la panchina. Se in Serie A trionfa il made in Italy

In crisi come l'altro straniero illustre De Boer, oggi sfida il talento di Rastelli

Redazione VN

"Se in campo gli stranieri si sono quasi impossessati della serie A, in panchina - scrive il Corriere Fiorentino - soffrono. Non è un caso, non può esserlo, che a rischiare l’osso del collo siano proprio l’olandese Frank De Boer e il portoghese Paulo Sousa. Intriganti, ma deludenti.

"Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione allenatori, gongola: gli italiani occupano la scena. Allegri è il primo della classe, Sarri e Spalletti completano il clan toscano dei pretendenti allo scudetto. Il discorso si può allargare. Montella, dopo tre anni felici a Firenze e la meno piacevole esperienza alla Sampdoria, sogna di donare al Milan una nuova grandeur. Di Francesco ha trascinato il Sassuolo in Europa. Maran al Chievo è diventato una certezza, come lo è Donadoni a Bologna: seri e affidabili. Ma c’è anche una nouvelle vague che cresce. Esordienti bellicosi e smaniosi: De Zerbi intende schivare la scudisciate di Zamparini e salvare il Palermo. Martusciello, cresciuto all’ombra di Sarri e Giampaolo, è la scommessa dell’Empoli (che oggi col Chievo si gioca moltissimo).

"Soprattutto Simone Inzaghi, che con la Lazio non sta facendo rimpiangere il Loco Bielsa, la prima scelta di Lotito. Massimo Rastelli è l’uomo che oggi può far precipitare Sousa. Il suo Cagliari ha vinto le ultime tre partite e quattro delle ultime cinque, perdendo solo allo Stadium contro la Juventus. Corsa, grinta, dinami4-3-1-2 smo. In Sardegna oggi farà caldo. In tutti i sensi. Per gli stranieri la vita in Italia è dura, con l’eccezione di Mihajlovic e Juric, che però sono italiani d’adozione.

"Sousa nel giro di un anno è passato da rivelazione a delusione. Ha giocato con la Juve e forse si è illuso di poter addomesticare in fretta il campionato più tattico e equilibrato d’Europa. Invece dopo gli onori e la gloria, tanto che il suo nome lo scorso dicembre era stato accostato alla Juventus, adesso si è infilato in un tunnel nero da cui non riesce più a uscire. La vittoria a Liberec contro lo Slovan fa della Fiorentina la squadra italiana migliore dell’Europa League. Ma in campionato il piatto piange. E la strada è in salita.