E' bastato un soffio di vento - scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino - per far di nuovo crollare la fragile capanna viola. Una disattenzione (di Gonzalo, non l'unica in questa prima parte di stagione), troppa leggerezza su quel pallone: Muriel ci si è avventato segnando un gol tanto importante per la Sampdoria quanto doloro per la Fiorentina. Fragile. Tanto, troppo, la squadra di Sousa è sembrata ancora una volta in balia degli eventi e troppo legata alla luna degli avversari che quando riescono a cambiare marcia difficilmente trovano dall'altra parte una pronta risposta, sia mentale che tattica. Già perché la fragilità viola non è solo psicologica. Al Franchi contro la bestia nera Giampaolo, l'allenatore portoghese ha mostrato notevoli difficoltà a gestire le variazioni dopo quel meritato vantaggio frutto di un buon primo tempo. Il risultato è che la Fiorentina non vince due partite di seguito in campionato dallo scorso 21 febbraio, quando il 3-2 di Bergamo contro l'Atalanta fece seguito alla vittoria casalinga contro l'Inter. Da allora mai. Nove mesi di tira e molla, di accelerate e brusche frenate che hanno finito per minare le sicurezze di una squadra che non riesce più a prendere in mano la partita, soprattutto quando si trova in vantaggio.
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Cor Fio: la fragilità di una squadra che non fa filotto da nove mesi
E' da febbraio che Sousa non vince due partite consecutive in campionato
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