Un coro, anzi due. Nel dopo partita di San Siro, Pantaleo Corvino e Paulo Sousa - scrive il Corriere Fiorentino - hanno ripetuto in modalità loop la loro versione: "L’arbitro Damato — ha detto il dg viola — ha avuto un black out che è durato una partita intera". "La prestazione della mia squadra? Da campioni", ha aggiunto l’allenatore, più intento a scappar via da alcune domande (perché la Fiorentina comincia spesso male le partite? Perché quelle sostituzioni?) che a entrare nel merito di quanto successo.
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Cor Fio: Corvino alza il fortino per proteggere la squadra
Il Dg sceglie la linea morbida e spera nella reazione. Ma il calendario è duro
Dopo le esternazioni di Sousa e le polemiche dei giorni scorsi, la comunicazione viola è cambiata di colpo. Anche perché la classifica adesso piange e il rischio di rimanere senza obiettivi in campionato, si è fatto più concreto. Corvino allora ha pensato bene di alzare un fortino intorno alla squadra. Per placare lo spirito polemico di Sousa e nello stesso tempo per proteggere la squadra. Dalle critiche ma anche dalle sue debolezze. Il Corvo infatti vuole assolutamente che il gruppo continui a spingere sull’acceleratore, e lo stesso pretendono i Della Valle e il presidente esecutivo Cognigni. Che non a caso hanno approvato in pieno il piano di Pantaleo. Carota e non bastone dunque, anche perché la reazione della ripresa di San Siro è piaciuta anche a Ddv. Nel dopo partita così nessuno ha fatto valutazioni negative sull’incomprensibile approccio alla partita, né sulle prestazioni deludenti di qualche singolo come Gonzalo (ieri appiedato dal giudice sportivo per un turno e ancora in attesa di rinnovare il contratto): una scelta frutto di pazienza e tolleranza, ma anche della consapevolezza che per proteggere e sperare in una reazione forte da questo gruppo, le maniere forti non servono. Corvino così ha scelto di presentarsi davanti ai microfoni per due giorni di fila, senza far esporre i giocatori (a Milano la squadra è rimasta in silenzio) e in attesa che qualche buon risultato faccia ritornare il buon umore.
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"Se questa cortina sarà di fuoco o di fumo, lo si saprà più avanti. Il calendario infatti dice che Sousa dopo il Palermo dovrà sfidare Lazio all’Olimpico, Genoa a Marassi e Napoli al Franchi (con in mezzo Qarabag e Sassuolo). Non esattamente il cammino ideale per pensare di festeggiare un filotto che porti al cenone di Natale in santa pace.
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