Domani Mario Gomez uscirà ufficialmente dalla convalescenza per tornare nel gruppo che da qualche giorno sbircia da lontano senza smorfie né malinconie, ma con una specie di sorriso. Quattro mesi e mezzo dopo, riecco il giocatore più pagato del mercato estivo viola (21 milioni, bonus compresi, più 4 milioni e 200 mila euro di stipendio netto assicurato grazie anche al contributo dei tre sponsor). E' una grande liberazione anche per Gomez, definito da chi lo conosce «vicino alla mortificazione» per la lunghezza dello stop provocato dall’uscita di Agazzi lo scorso 15 settembre (lesione del legamento collaterale). Quello che è successo dopo — il primo comunicato troppo ottimista, le complicazioni, i ritardi inspiegabili, i misteri, la zampa d’oca e i musi decisamente lunghi — può essere lasciato da parte. E adesso, finita l’incertezza sui tempi del rientro in gruppo, comincia il toto-partita. Il giocatore dovrà riprendere la forma fisica ma, come scrive La Nazione, la buona notizia è che Gomez non è ingrassato un chilo in questi 144 giorni di stop. Una prima data possibile per la convocazione potrebbe essere quella di Fiorentina-Inter (sabato 15 febbraio) o per il match di andata dei sedicesimi di Europa League (a Esbjerg il 20 febbraio), anche se Montella è restato vaghissimo in conferenza stampa: "Quanto ci vorrà per avere Gomez pronto a giocare? Proprio non lo so, ogni caso è diverso dall’altro. Diciamo che dopo un’essenza del genere ci vogliono, in genere, dalle due alle tre settimane".
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Conto alla rovescia
Mario Gomez, il peso forma è quello ideale. Torna contro l’Inter? (COMM.)
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