Tra smentite e diverse ricostruzioni dei fatti forniti dal Milan — e l’indignazione e la rabbia dei tifosi viola — i fatti di domenica notte alla stazione Campo di Marte sono lontani dall’essere archiviati su due piedi. Almeno così sembra dopo le due conferme di ieri: la prima è che la Digos della questura fiorentina lavora alla riprese filmate delle telecamere della stazione per identificare i tifosi che hanno protestato contro il Milan, squadra, staff e accompagnatori, di ritorno in pullman da Siena per salire sul treno Frecciarossa per Milano. Gli investigatori della sezione tifoserie, stanno cercando di verificare se i tifosi che hanno manifestato domenica notte si sono limitati a una protesta verbale, anche dura, o se qualcuno si è reso protagonista di reati, al momento solo ipotetici. O comunque, di atteggiamenti e comportamenti che potrebbero sfociare in provvedimenti di daspo emessi dal questore. La seconda: Salvatore Cirmi, 53 anni, ex avvocato, ex socio titolare di una società di servizi di sicurezza e vigilanza, deciderà nelle prossime 24-48 ore se formalizzare o meno una denuncia contro l’ex portiere viola Landucci (ed attuale Responsabile dell’allenatore dei portieri rossoneri Abbiati e Amelia) e, forse, contro altri tesserati rossoneri che, lui sostiene, lo avrebbero aggredito fisicamente, anche il Milan ha smentito. «Abbiamo contattato la Polfer, per acquisire notizie e immagini rispetto a quanto accaduto nel sottopasso, dove sono stato aggredito. Vedremo poi se sporgere formale denuncia-querela» ha spiegato.
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Contestazione al Milan, al vaglio le immagini delle telecamere
La Digos valuta il comportamento dei tifosi. E Cirmi pensa alla denuncia
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La Nazione
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