Tagli, tagli, e ancora tagli. La mannaia della spending review colpisce anche lo sport. Il Coni per il 2013 ha stretto i cordoni della borsa, a partire dai contributi alla Federcalcio, alla quale il prossimo anno arriveranno dal comitato 53,1 milioni di euro, oltre 9 in meno rispetto al budget 2012, quando la Figc ha ricevuto 62,5 milioni. Un taglio drastico che toccherà tutte le federazioni, dall’atletica (che quest’anno riceverà 4,3 milioni, nel 2012 erano 8,2) al nuoto (4 milioni), dagli sport invernali (a quota 3,7 milioni) al ciclismo (3,3 milioni), fino alla scherma con 3,2 milioni. Complessivamente arriveranno nelle casse federali 75 milioni di euro (Figc esclusa), pari al 62 per cento della produzione. Il contributo dello Stato dovrebbe rimanere sempre lo stesso, pari a 411 milioni di euro, anche se il Governo deve ancora approvare lo stanziamento.
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Coni: tagli allo sport 9 mln in meno al calcio
Tagli, tagli, e ancora tagli. La mannaia della spending review colpisce anche lo sport. Il Coni per il 2013 ha stretto i cordoni della borsa, a partire dai contributi alla …
«Non posso che ripetere il mio appello a contenere al massimo le spese e a ridurre i costi non essenziali, destinando le risorse disponibili agli obiettivi specifici previsti» dice il presidente uscente del Coni Gianni Petrucci. «La Giunta Coni ha confermato l’85% dei contributi dello scorso anno», spiega Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni. Il restante 15 costituirà una “massa critica” che «la Giunta eletta a febbraio potrà ridistribuire a saldo, considerando i correttivi da introdurre». Quello che rimarrà dei fondi statali sarà destinato alle attività operative e di supporto all’ente e alle federazioni svolte attraverso la Coni Servizi spa (24% del costo della produzione); 24 milioni di euro andranno alle strutture periferiche del Coni, di cui oltre 7,5 destinati al progetto di alfabetizzazione motoria della scuola primaria, anche con il contributo di 2,5 milioni del Miur, di 2 milioni della presidenza del Consiglio dei ministri e di 0,8 milioni della Regione Friuli. «Questo contributo è un dovere dello Stato» sottolinea Petrucci. «Non voglio attaccare il governo e lo Stato ma non è un compito nostro. Non è dall’alfabetizzazione che noi dobbiamo prendere gli atleti per l’Olimpiade». Già, perché campioni si nasce.
La Repubblica
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