stampa

Con un Pepito così e il vero Pizarro i viola sono al sicuro

Le certezze di Montella: col 3-5-2 la squadra è più solida e gioca meglio. E in attacco…

Redazione VN

La «guerra dei mondi» viene decisa da uno che arriva dall’altra parte del pianeta. Il gol dell’australiano Brillante consegna la vittoria alla Fiorentina sull’Universitario e la «Copa Euroamericana» al vecchio continente: con l’Europa in grado di prevalere 5-4 nella classifica finale. Trofeo e premiazione a parte, la tournée viola si chiude con un bottino di due vittorie e una sconfitta dal sapore dolcissimo per la truppa di Montella. Perché coincisa con il ritorno al gol di Giuseppe Rossi.

Talenti e sorprese Vittoria in Argentina, sconfitta in Brasile, nuovo successo in Perù. E oltre 27mila chilometri percorsi. La «Copa» ha portato qualche euro (circa un milione), molti punti a livello di esperienza internazionale, e anche diverse risposte. Bernardeschi e Babacar ad esempio, con impegno e talento, sono riusciti a guadagnarsi la permanenza in viola almeno fino a gennaio. Così davanti è partito Rebic (in prestito al RB Lipsia, formazione che ha preso anche Compper a titolo definitivo). Contro l’Universitario si sono visti in campo dal primo minuto Rossi e Gomez. Non accadeva addirittura dal 15 settembre 2013, nella partita di campionato contro il Cagliari, data che coincise con il primo infortunio del tedesco. Questo mese servirà per riportarli al top della condizione.

Idee La gara contro i peruviani ha detto anche altro. Pizarro è tornato titolare per la prima volta dopo la firma sul nuovo contratto annuale. Ed è stato il migliore in campo. Aveva ragione lui quando assicurava di allenarsi con rigore da solo in attesa del rinnovo. A centrocampo la Viola è incompleta, ma oltre ai soliti noti Montella sa di poter contare davvero su Joshua Brillante. E non solo per il destro vincente da centro area che ha dato il successo due notti fa. L’australiano classe 1993 aveva attratto la curiosità dei fiorentini più per la provenienza (Australia), per il cognome (perfetto per i giochi di parole) e per la barba (subito sfoltita). Invece è un discreto prospetto sia da mediano sia da interno.

Sistema Nelle tre sfide in Sudamerica, Montella ha alternato alcuni moduli. La risposta, per ora, è sempre la stessa. Con il 3-5-2 la «Fiore» si esprime meglio. Più quadrata, più solida, meglio assemblata. Se così sarà, dal mercato dovrà arrivare anche un esterno destro. Vecino e Piccini, da soli, non bastano per una squadra da Champions. La permanenza di Cuadrado, invece, sposterebbe la bilancia verso il 4-3-2-1. Sistema studiato per inserire Pepito Rossi accanto al colombiano dietro a Mario Gomez. Molte idee, altrettante prove, poche certezze. Perché il futuro di Cuadrado è ancora tutto da decifrare.

Ritorno Intanto la Fiorentina torna a casa. I viola sono partiti ieri sera dal Perù e, dopo aver fatto scalo a Madrid, sono attesi nel tardo pomeriggio di oggi a Roma. Il programma prevede due giorni liberi e la ripresa fissata per giovedì al centro sportivo. Salvo sorprese, stasera rientrerà dalle vacanze anche Cuadrado. Quindi il suo futuro è alle porte.

La Gazzetta dello Sport