Subito Matri, perché si può anche arrivare con il pallone a pochi metri dalla porta, ma poi serve qualcuno che lo butti dentro. Lui sembra quello giusto. Subito Matri perché lo 0-0 di Torino ha mostrato una grande squadra a metà, con tante idee indebolite per la fatica di tenere continuamente palla e per la frustrazione di avvistare la porta senza inquadrarla. Mai. Fino a quando Montella ha fatto entrare Iakovenko. E’ stato quello il segnale alla proprietà?
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Con Matri tornano di moda i cross
L’affare dimostra che l’appeal viola è sempre più alto
Dietrologie a parte, l’affare Matri è stato chiuso in poco più di un giorno, a conferma che l’appeal viola sta diventando un patrimonio che prescinde dalla differenza di bilancio con le big. I rapporti ritrovati con il Milan — a quanto pare Galliani non è più onnipotente — hanno aperto all’improvviso un canale impercorribile fino a poche settimane fa. Matri è arrivato a Firenze sulla scorta di due eventi imprevedibili (soprattutto il primo): l’infortunio di Rossi e il clamoroso flop del Milan con la burrasca interna e gli equilibri ridisegnati da Barbara Berlusconi.
Lungo preambolo per riflettere su un dato di fatto: a volte le buone cose nascono per caso. Impossibile sostituire un fenomeno come Rossi (auguri per il controllo al ginocchio), ma fra tutte quelle possibili la soluzione di Matri è sicuramente sul podio. Le altre prese in considerazione (Di Natale e Quagliarella) sono rimaste quasi subito in secondo piano per i costi e la chiusura netta di Udinese e Juventus alle ipotesi del prestito.
Matri ha avuto il merito di farsi trovare pronto al momento giusto e — soprattutto — ha dato la spinta decisiva per forzare la trattativa. In giro non ci sono molte squadre migliori della Fiorentina per chi, come Matri, vorrebbe segnare più di 10 gol nei prossimi quattro mesi. Torneranno di moda i cross, praticamente aboliti da quando s’è fatto male Gomez: la Fiorentina si è principalmente rimodellata intorno a Rossi e alla sapienza tecnico del proprio centrocampo, diventando una piccola succursale barcellonizzata. Senza Pepito sarebbe stato impossibile riproporla: il cambio d’interprete cambierà il metodo, ma forse non il risultato.
La Nazione
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