La Nazione ha intervistato il difensore della Fiorentina Marvin Compper. Vi proponiamo i passaggi più significativi:
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Compper: “Gomez è triste, lo aspettiamo”
“Vorrei giocare di più e crescere insieme alla squadra” (COMMENTA)
Arriva il Dnipro e lei è il capitano della Fiorentina d’Europa League.
«Così è stato l’ultima volta. L’unico capitano però è Manuel, solo se manca lui tocca a qualcun altro».
Da quando è arrivato lo scorso gennaio lei ha giocato 10 partite con la maglia viola. Sperava in qualcosa in più?
«Il bilancio dei primi sei mesi è stato molto buono, sapevo che arrivando da sconosciuto avrei dovuto farmi spazio in una squadra che stava stupendo il campionato italiano. Sono entrato con il Milan a freddo al posto di Savic e me la sono cavata. Da lì è stata una buona stagione per me».
Quest’anno però gli spazi non sono stati molti. Qualche rimpianto?
«In Europa League ho giocato sempre, in campionato meno. Che devo dire? E’ chiaro che vorrei giocare di più, devo sfruttare ogni opportunità che mi verrà concessa».
Meno male che c’è l’Europa League allora.
«Eh sì, perché la rosa è molto ampia e forte. Questa coppa non è la Champions, ma dà a noi giocatori la possibilità di avere un po’ di continuità, sennò all’interno del gruppo il malessere sarebbe senz’altro di più».
Lei ha sempre giocato al posto di Savic, e viceversa.
«Così ha deciso l’allenatore, chi resta fuori ha il compito di far venire dei dubbi a chi fa le scelte».
Ma potrebbe giocare anche terzino sinistro o centrocampista?
«In Germania ho giocato anche laterale, a centrocampo solo un paio di volte quando c’erano tanti assenti».
Lei è grande amico di Mario Gomez: cosa ci può raccontare del suo infortunio?
«Solo che Mario è dispiaciuto. E’ un vincente, un combattente, ha sempre giocato con generosità in ogni squadra in cui è stato. Logico che questa situazione lo rattristi. Lo staff medico sta facendo di tutto per recuperarlo prima possibile, Mario ne è consapevole».
Quando spera di rientrare?
«Questo non lo so. Credo solo che in questi casi non ci debba essere fretta, Mario deve essere paziente, è bene che recuperi completamente e poi tornerà per fare la differenza».
Torniamo a lei. Obiettivi per quest’anno?
«Giocare il più possibile. E crescere insieme alla squadra».
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