E allora fa sul serio Sepp Blatter. Dopo la proposta choc al Congresso Fifa neanche venti giorni fa – «sto pensando di introdurre la possibilità, per gli allenatori, di opporsi due volte alla decisione dell’arbitro. Due occasioni a testa, in partita, per chiedere la verifica di un’azione» –, la conferma in un’intervista in casa, al sito Fifa. Di quelle che servono per gli annunci ufficiali: «Dovremmo dare un nuovo aiuto agli arbitri, introdurre un po’ più di giustizia nel gioco, offrendo il cosiddetto “challenge”». Sembra irreversibile la strada verso la moviola in campo. Ma arriva la prima, importante, precisazione: «Per decidere se c’è o non un rigore, se il giocatore si trova dentro o fuori dall’area, se c’è fallo o no». E il fuorigioco?
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Clamoroso: Blatter si converte alla moviola
E allora fa sul serio Sepp Blatter. Dopo la proposta choc al Congresso Fifa neanche venti giorni fa – «sto pensando di introdurre la possibilità, per gli allenatori, di opporsi …
Tempi stretti
Inutile chiedere troppe precisazioni. Qui si tratta di lanciare l’idea nel modo che faccia più clamore. E in questo Blatter non ha rivali. Poi sarà compito dei tecnici del Board definire le caratteristiche. I tempi sono stretti: la proposta va presentata entro il 1° dicembre ed elaborata entro fine gennaio. La prossima riunione, la 129a, è a Belfast il 28 febbraio 2015: quel giorno potrebbe essere autorizzata una sperimentazione su un torneo minore, e chissà che la nuova Figc non offra la disponibilità (visto che siamo il campionato della moviola permanente).
Come si fa?
Sia chiaro: quelli che nel Board votano con Blatter non sono così convinti come il boss Fifa perché, fino a ieri, il principio intoccabile era che «il tempo di gioco non può fermarsi». Tutti hanno diritto di cambiare idea, Blatter di più. Il gioco sarà fermato. Il progetto prevede due «challenge», cioè la possibilità per gli allenatori di sfidare la decisione dell’arbitro due volte a partita. Si va al monitor, con le immagini tv e non quelle Fifa, e l’arbitro decide. Ma non è così facile come sembra. Bisognerà tener conto di tante variabili, e cioè: 1) chi decide; 2) in quali casi si decide; 3) cosa si fa se la palla non si ferma; 4) chi produce le immagini tv; 5) cosa si fa se l’immagine non chiarisce. E altro.
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