«Aprendo il giornale, e leggendo dei nuovi progetti dei Della Valle sul’area Mercafir, la sensazione è di vedere sullo sfondo una speculazione immobiliare. Certamente mi sbaglio, non sarà così. Ma l’idea di ristrutturare il vecchio stadio di Campo di Marte e realizzare a Novoli la ‘cittadella’ mette a nudo un quadro reale e preoccupante: a seguito delle impugnazione della Corte Costituzionale della legge regionale sul commercio, viviamo in un quadro di incertezza e con un rischio vacatio legis che può permettere di creare ovunque grandi superfici commerciali». E’ il presidente provinciale di Confesercenti, Nico Gronchi, a spostare su un piano generale l’affaire della correzione al progetto ‘cittadella viola’. Ma dagli uffici tecnici della Regione puntualizzano a proposito dei paletti normativi che sarebbero in ‘bilico’: «La partita in realtà è ancora aperta, è vero che la presidenza del consiglio ha impugnato la normativa regionale che mette limiti alle nuove superfici commerciali, ma il verdetto non c’è, la prima udienza è fissata per il 3 dicembre, magari su alcuni punti perderemo, su altri siamo più fiduciosi».
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Cittadella Viola, rebus Consulta
Sorte incerta per la legge sul commercio
Un rebus. Sulla legge che governerà il nuovo progetto Della Valle. E sul progetto stesso: stadio coperto a Campo di Marte e «altro» alla Mercafir. (...) Palazzo Vecchio, lo ribadisce, è pronto ad esaminare il progetto che i Della Valle presenteranno sulla Mercafir. Non esprime un no pregiudiziale ad una ‘cittadella’ distante cinque chilometri dal campo da gioco, cioè dallo stadio Franchi. Attende di esaminare il progetto che verrà presentato. Pronto a valutare anche una ‘cittadella’ fatta non solo di spazi commerciali ma anche di molti uffici, da affittare o collocare sul mercato approfittando del vicino palazzo di giustizia. L’operazione Mercafir è stata concepita del resto come ‘project-financing’, ricordano da Palazzo Vecchio. E secondo le norme, anche se presentato dai Della Valle, il progetto Mercafir dovrebbe comunque passare da una pubblica gara prima di essere aggiusenso. dicato.
Una cittadella separata dallo stadio dovrebbe però mostrare un chiaro interesse pubblico, prevedendo strutture sportive e spazi sociali a disposizione del quartiere. Una mano all’idea dei Della Valle potrebbe arrivare anche dalla legge nazionale sugli stadi a cui lavora il deputato fiorentino Dario Nardella. Il testo, che presto arriverà all’esame delle Camere, non pone alcun ostacolo al potenziale investimento commerciale staccato dallo stadio che la società viola ipotizza nell’area Mercafir: nella bozza si dice infatti che tra gli investimenti per cui lo Stato prevederà incentivi fiscali ci sono non solo le costruzioni di nuovi impianti ma anche le ristrutturazioni di quelli esistenti (è il caso del Franchi). E non è detto che tutto debba essere realizzato nella stessa area, la legge parla di «complesso di opere comprendente uno o più impianti sportivi e ogni altro insediamento edilizio purché a destinazione non residenziale, ritenuto necessario ed inscindibile, purché congruo e proporzionato ai fini del complessivo equilibrio economico e finanziario dell’intervento di costruzione e gestione dell’opera». Della serie: Della Valle potrebbe avere incentivi tanto per ristrutturare il Franchi quanto per fare la cittadella commerciale staccata, alla Mercafir. Non a caso Nardella ha consegnato il testo lunedì scorso alla dirigenza viola al termine del cda, al quale è invitato permanente insieme a Eugenio Giani.
la Repubblica
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