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Cigarini, Gomez e non solo: il mercato dei colpi falliti

Tanti giocatori dell'Atalanta o ex nerazzurri sono stati accostati alla Fiorentina, ma le trattative non hanno mai avuto il lieto fine

Redazione VN

In principio furono Montolivo e Pazzini, ragazzini cresciuti nel settore giovanile dell’Atalanta e diventati grandi con la maglia della Fiorentina indosso. Poi, qualcosa si è rotto. Il club nerazzurro - scrive La Nazione - ha continuato a sfornare talenti fatti in casa, la Fiorentina ha cominciato a seguirne la strada e a far debuttare pure lei i figli del proprio vivaio. Vendendoli dopo. Ma i percorsi non si sono mai incrociati. Di certo c’è che in questi anni tanti giocatori sono stati visionati da una parte e dall’altra, ma nessuno ha raggiunto la destinazione opposta. Non ce l’hanno fatta Rebic e Matos, osservati speciali dai dirigenti del club di Percassi (in special modo il brasiliano), ma non ci sono riusciti nemmeno Cigarini (nella foto) e Papu Gomez, corteggiati di vecchia data dai viola. Quasi peggio di una maledizione.

In estate, dopo che il Milan ha fatto decadere il suo interesse per Daniele Baselli, il suo agente aspettava solo un segnale da Firenze. Il giocatore il suo sì lo aveva già fatto arrivare. Poi, però, qualcosa non ha funzionato e quello che doveva essere il primo rinforzo a centrocampo è diventato il mattatore dei viola nella gara contro il Torino, l’autore del 3-1 alla seconda giornata. Stesso destino per Zappacosta, abituato a muoversi lungo la linea di destra che da Bergamo ha impostato il navigatore dritto verso il Piemonte, anche lui scelto da Ventura. E che dire di Luca Cigarini? E’ stato il sogno viola di diversi mercati, cercato e ricercato, al pari di Grassi. Se per l’azzurrino, la Fiorentina non ha voluto innescare un’asta di mercato per via dei rilanci importanti fatti arrivare dal Napoli, per Cigarini il no è arrivato direttamente dal presidente Percassi. Nessuna questione personale, è evidente: solo la voglia di non smantellare a Reja lo zoccolo duro della sua squadra già ridimensionata dalle numerose cessioni. Il matrimonio, insomma, non s’è fatto nemmeno questa volta.

Lo stesso niet è arrivato per Papu Gomez: sarebbero serviti una pioggia di milioni ritenuta esagerata, nonostante il profilo dell’argentino rispecchiasse in pieno il prototipo del giocatore perfetto per il gioco viola, con Montella e pure con Sousa. German Denis, invece, ha fatto una scelta ben precisa: non ha accettato nessun’altra squadra italiana, il suo sì lo ha fatto arrivare solo all’Independiente de Avellaneda, il club che lo ha lanciato sul palcoscenico del calcio italiano. In porta, si era invece guardato con attenzione a Consigli, salvo poi concentrare le proprie attenzioni altrove. Sarebbe potuto arrivare anche Stendardo, avvicinato ai viola nelle ultimissime ore di mercato, ma il no stavolta sarebbe arrivato dalla sponda fiorentina. Adesso, la partita si riaprirà a giugno.