Ne abbiamo parlato ieri di quello che è un vero e proprio terremoto che può scuotere i bilanci dei principali club di Serie A. Le mancate agevolazioni per gli atleti provenienti dall’estero nel famoso Decreto Crescita rischiano di far saltare parecchi conti nelle squadre del nostro massimo campionato. Si trattava di un regime di tassazione agevolata per cinque anni con abbattimento dei costi Irpef fra il 50% e il 70%. Il presidente Gravina ha già sollecitato il Governo per prendere contromisure, ma intanto in molti tremano. Il Corriere Dello Sport questa mattina in edicola riparte da alcuni nomi principali: De Ligt della Juve, Lukaku dell’Inter, Ibrahimovic del Milan, Smalling della Roma, Lozano del Napoli, Pereira della Lazio e… Ribery della Fiorentina. Il francese, infatti, percepisce 4 milioni netti, 6,08 con fiscalità agevolata. Con il venir meno del decreto, però, i viola andrebbero a pagarlo circa 1,5 milioni in più contando i 18 mesi di permanenza dell’ex Bayern.

A me sembra giusto che si debbano pagare le tasse in egual misura a tutti gli altri lavoratori, quello che E’ ASSURDO è che le debbano pagare le società.
Ribery rimarrà con noi fino a giugno, quindi i tremori sono per altre squadre.
Tra pagare 6 e 7,5 milioni non vedo come possa far crollare il bilancio e in ogni caso potete scommettere che approveranno un regolamento attuativo che mette a posto le cose.
Perché retroattiva di due anni la cosa? Non solo dell’ ultimo casomai?
Quanto può costare Cristiano Ronaldo a madama senza agevolazione?
Non cambia, lui era stato acquistato prima dell’entrata in vigore della legge.