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Ciccio Esposito, lo scugnizzo dello scudetto va in pensione

Il ragazzo del secondo scudetto viola saluta e va in pensione. Lascia tanto calcio e anche tanta nostalgia. E’ Salvatore Esposito, Ciccio per quasi tutti noi, nato nel 1948 a …

Redazione VN

Il ragazzo del secondo scudetto viola saluta e va in pensione. Lascia tanto calcio e anche tanta nostalgia. E’ Salvatore Esposito, Ciccio per quasi tutti noi, nato nel 1948 a Torre Annunziata. All’epoca dello scudetto aveva meno di vent’anni, la Fiorentina lo aveva visto in una squadretta del Sud, lo face arrivare in prova a Firenze insieme con un altro ragazzo, Rosario Pignalosa, e alla fine lo ingaggiarono per quasi trecentomila lire Sei stagioni in viola, con 109 presenze e una partita in nazionale, ecco Ciccio. Eccolo accanto a compagni di squadra quali Giobatta Pirovano, piemontese, Diomedi il sardo, Brugnera il veneziano del Lido, il portiere Boranga dottor Lamberto, e beninteso con tutti quelli dello scudetto.

Giocò anche nel Napoli e nel Verona, e ha allenato una miriade di squadre, tra Barletta, Avellino, Siracusa, Catania, Ascoli, Sorrento, Torre del Greo, e tante altre in Toscana, la sua terra adottiva, mai rinnegata. Sempre rimasto fedele a se stesso, generoso, come quando giovava e correva anche per gli altri. Il ragazzo dello scudetto è una immmagine che non scolorisce, Esposito-Ferrante-Brizi. Che bellezza ricordarli così. Bello per chi ha vissuto quei mesi, ma anche per chi ha a cuore la storia della Fiorentina.

Ciccio Esposito tifoso viola, questo sì, questo sempre Un sempre che vale anche per chi andò a scovarlo laggiù, Pandolfini, Chiappella, Biagiotti. Un applauso a Ciccio, a tutto loro, alla sua Fiorentina e perfino a noi che eravamo più giovani, scusate l’intrusione.

Giampiero Masieri - La Nazione