La Gazzetta dello Sport di oggi dedica spazio, a pagina 5, all'addio di David Pizarro ufficializzato ieri. Il Pek, lo straniero da più anni in Italia, se ne va. Era arrivato nel 1999 a Udine, ventenne, dal Santiago Wanderers, la squadra cilena in cui andrà a chiudere la sua prestigiosa carriera. Ha giocato e vinto con Udinese, Inter, Roma e Fiorentina, fino a fine stagione è stato a Firenze, totalizzando nello scorso campionato 26 gettoni a quasi 36 anni (li compie il 9 novembre). Ha fatto anche un’esperienza in Premier, al Manchester City con Mancini e ha vinto pure lì. Insomma, il meglio. Perché il Pek è stato esemplare in campo, straordinario fuori. Ci ha insegnato una dote rara nel calcio: l’umiltà. «Sono figlio di un pescatore, la mia estrazione è quella, vengo da un mondo sacrificato». A Firenze, una volta andato via Montella Pizarro non lo hanno voluto più. E lui, troppo innamorato della palla e del campo, ha deciso di tornare a casa, in quel Cile in cui con la maglia della Nazionale ha ritrovato carica e motivazioni con la vittoria in Copa America.
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Ciao Pizarro, l’highlander degli stranieri
La Gazzetta dello Sport di oggi dedica spazio, a pagina 5, all’addio di David Pizarro ufficializzato ieri. Il Pek, lo straniero da più anni in Italia, se ne va. Era arrivato nel …
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