Massimo Cellino ha detto basta e in una riunione di tre ore, a Miami, ha stretto mani e promesso il Casteddu a un gruppo americano rappresentato dall’intermediario romagnolo Luca Silvestrone. Una liberazione, «che Dio li benedica, che Dio li benedica» ha ripetuto Cellino. Il vero motivo, a parte Leeds United e disamore, lo aggiungerà dopo: «Ora saranno loro a lottare contro la burocrazia, vediamo se a loro faranno fare quello che non hanno fatto fare a me», ossia una nuova casa per il Cagliari itinerante degli ultimi anni, un nuovo stadio, uno vero. Ci finì anche in galera, Cellino, per Is Arenas e uno dei passaggi più complessi della vicenda sarebbe legato proprio al Sant’Elia: dovessero esserci complicazioni per la ristrutturazione dello stadio, l’affare salterebbe. Nella cordata Usa c’è anche l’archistar Dan Meis, il progettista del nuovo impianto della Roma. Doveva finire ed è finita con sorrisi e sbuffi, e un nuovo pezzo del pallone italiano se n’è andato all’estero. (La Repubblica)
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Ciao Cellino, il Cagliari agli americani
Massimo Cellino ha detto basta e in una riunione di tre ore, a Miami, ha stretto mani e promesso il Casteddu a un gruppo americano rappresentato dall’intermediario romagnolo Luca Silvestrone. …
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