"La meglio gioventù è viola". Così scrive questa mattina La Nazione concentrandosi su Chiesa e Simeone.
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Chiesa-Simeone, la meglio gioventù è viola
Chiesa e Simeone, spesso, giocano più vicino: la coppia funziona e promesse altre serate da ricordare
Chiesa è andato ad abbracciare Simeone in occasione del 2-0 al Torino come se il gol lo avesse segnato lui. Troppo esperto per capire che la rete del Cholito, oltre a mettere al sicuro il risultato con i granata, servirà per il cammino della Fiorentina e quella del giovane bomber. Per questo Fede lo ha rincorso, abbracciato a lungo, urlando la sua gioia come se fosse una liberazione da quello che poteva essere, a lungo andare, un pauroso spettro da scacciare.
Una reazione simile l'ha avuto poco dopo con Babacar, segno evidente che nessuno deve essere lasciato indietro, ma preso per mano per farlo sentire importante. E soprattutto che qualunque tipo di incomprensione è finita prima di iniziare, cioè dopo il rigore di Benevento che Baba avrebbe voluto calciare. E che dire del loro abbraccio a fine partita, nonostante Baba pochi minuti prima avesse tentato il tiro piuttosto che servire il compagno libero? Sfumature importanti per confermare che lo spogliatoio della Fiorentina è sempre più unito e i giovani - uno in particolare, Chiesa - sia fondamentale come i senatori.
I viola corrono sulle ali dell'incoscienza, spinti da una coppia che è diventata la punta di un iceberg che inizia a diventare pericoloso per gli altri. O meglio, potrebbe esserlo se la crescita di Chiesa e Simeone andrà di pari passo con quella della Fiorentina. Fanno la differenza, continuano a migliorare e a limare le imperfezioni che possono avere i diamanti grezzi.
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