Chiesa-Simeone, il patto: dallo sfogo di Frosinone ai colloqui per cercarsi di più

"La mano fasciata dopo il colpo alla panchina e la rabbia per l'ennesima prestazione sotto le aspettative. Giovanni Simeone è uscito da Frosinone con il morale a pezzi - scrive La Nazione - e la mancata intesa con Federico Chiesa, che lo scorso anno portò il misero bottino di due assist reciproci, in questa stagione fermi ancora a zero. Proprio l'argentino aveva sciupato un clamoroso contropiede da "4 vs 2" ignorando il compagno, libero a destra e innescato in corsa, per servire corto Veretout marcato a sinistra. Braccia aperte, sguardi laser fra i Chiesa e il Cholito, raramente in sintonia: cosa c’è che non va? Davvero sottile la barriera fra egoismi e movimenti giusti. Ma dopo 12 partite, davvero, è arrivato il momento di parlarsi con chiarezza per eliminare qualsiasi tipo di equivoco: così hanno fatto i due attaccanti viola, stabilendo un nuovo patto per valorizzare la forza finora dimezzata del tridente. Una scelta logica anche a fronte di una modesta integrazione visibile anche da lontano, davvero una sorpresa negativa dopo un anno in cui Simeone e Chiesa avevano messo insieme 23 gol.

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