"Piuttosto che al David di Michelangelo (gigante di marmo di oltre cinque metri), assomiglia al David di Donatello posizionato al Bargello, proporzionato piccolo eroe di 158 centimetri. E’ Federico Chiesa, che ha lasciato l’enorme marmo al carrarino Bernardeschi per il metallo fuso dell’artista della bellezza e dell’equilibrio". Così Alessandro Rialti sul Corriere dello Sport - Stadio parla stamani del più piccolo dei due Federico viola. "Il gran merito, uno dei pochi, del lavoro di Sousa", è stato quello di plasmare la crescita esponenziale di Chiesa, fino a farne uno degli imprescindibili in questa stagione in chiaroscuro. Criticato per scelte che ancora lasciano perplessi, ha fatto diventare Chiesa il sorriso di Firenze. Che ha dimostrato di avere la forza di chi crede in se stesso, l’appartenenza assoluta alla maglia e alla città e di non pagare dazio ai big del calcio italiano. Tre gol, due assist, un rigore procurato, piede sempre al massimo sull'acceleratore: ecco il motivo per applaudire da qui al termine della stagione.
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Chiesa, il David di Donatello viola che si fa largo tra i giganti
La crescita esponenziale del giovane Chiesa uno dei motivi per seguire la Fiorentina nel lungo e triste finale di stagione
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