Le movenze di Federico sono proprio quelle. Così simile al babbo Enrico, tanto da lasciarsi confondere volentieri. Ma adesso - scrive il Corriere Fiorentino - a rendere la somiglianza quasi impressionante è arrivata la giusta cattiveria sotto porta e soprattutto i cori dei tifosi dopo il gol.
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“Chiesa gol”: la Fiesole regala a Federico il coro di babbo Enrico
Enrico Chiesa si gode in tribuna il passaggio di consegne
Con il tre a zero che ha chiuso la sfida al Sassuolo, il quarto centro in stagione, Federico Chiesa si è guadagnato quello stesso coro d’incitamento da parte della curva Fiesole che una ventina di anni fa salutava puntualmente ogni gol del padre. Al minuto 25 del secondo tempo di Fiorentina-Sassuolo, «Chiesa Gol» è diventato il metaforico testimone che babbo e figlio si sono, di nuovo, passati di mano. Sempre con quella maglia viola addosso e sempre con quel modo unico di correre. Adesso l’augurio è che quel coro continui a essere cantato dai tifosi come capitava sul finire degli anni ‘90, quando Enrico Chiesa era il centravanti della Fiorentina. Anche perché domenica prossima, al San Paolo, davanti a Federico ci sarà proprio quel Napoli che lo ha a lungo corteggiato.
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